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24 Novembre 2023

Il Milan prova a dribblare gli ostacoli al nuovo stadio: lavori al via a fine 2024?

di Carlos Garcia

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Non saranno tutti interisti ma di abbandonare la battaglia contro la realizzazione del nuovo stadio rossonero a San Donato Milanese non ne vogliono sapere. Al comitato “No Stadio”, contrario alla costruzione dell’impianto, si è aggiunta di recente l’interrogazione a risposta scritta presentata alla Regione Lombardia di alcuni consiglieri regionali che fanno notare come il complesso sportivo (e tutto ciò che gli girerà attorno) avrà un forte impatto sull’ambiente. Come se non bastasse, la Giunta di San Donato si sarebbe spaccata in due: da una parte, il sindaco Francesco Squeri, secondo cui la costruzione dello stadio è un’occasione irripetibile per la città; dall’atra il suo vice, Carlo Baroni, che, secondo quanto riportato dal quotidiano La Notizia, preferirebbe che la squadra rossonera continuasse a giocare a San Siro.

Il Milan, però, prova a dribblare gli avversari e cerca di portare a casa il risultato, anche se con enorme cautela. Intervenendo al Lombardia World Summit 2023, a Milano, il presidente Paolo Scaroni, utilizzando tutti i condizionali del caso, ha detto che la costruzione del nuovo stadio a San Donato Milanese “dovrebbe cominciare a fine 2024, inizio 2025, mentre l'inaugurazione la attendiamo per la stagione 2028-2029”. Poi, con sportiva scaramanzia, ha aggiunto in tono scherzoso: “Non devo dirlo io, in Italia quando si fanno previsioni si entra in un terreno scivoloso, diciamo che ce lo auguriamo". Quindi, diventando più serio: “Se riuscissimo a fare uno stadio a Milano, del livello delle grandi squadre del mondo, porteremmo un indotto fondamentale”.

Il Milan ha già fatto il primo tiro in porta a fine settembre, quando ha presentato formalmente al Comune di San Donato Milanese una proposta di variante urbanistica per l’area di “San Francesco”, quella in cui è prevista la costruzione dello stadio. In questo modo, secondo i piani della società, l’area potrebbe beneficiare di un suo sviluppo sostenibile integrato, con interventi migliorativi di urbanizzazione che includono la creazione di una nuova "Porta di Milano", la connessione di San Donato verso l'Abbazia di Chiaravalle e i suoi parchi, nuovi servizi per il Parco Sud. 

Sarebbe, poi, da creare uno snodo di infrastrutture tra ferrovia, metropolitana e autostrada per ‘arrivo dei tifosi.

Il Milan ha incaricato CAA ICON, società internazionale attiva del project management e strategic advisory, di guidare la realizzazione del progetto, mentre lo studio MANICA sarà il Design Architect individuato per sviluppare il masterplan del nuovo stadio e dell'intero distretto per l’intrattenimento.

Il progetto prevede la costruzione di un impianto con capienza per 70.000 spettatori, con l’ambizione di inaugurare un giorno lo stadio più sostenibile d’Italia grazie all’ottenimento della certificazione LEED Gold, soluzioni di alto risparmio energetico e un sistema di recupero delle acque.

Prevista anche la realizzazione del Museo del club, di un Mian store, di nuovi quartieri milanisti, di un hotel e di un distretto per l’intrattenimento, oltre ad un Energy center per la produzione di energia sostenibile.

Il tutto, secondo indiscrezioni, per un costo di almeno un miliardo di euro. Circa quello che ha pagato il Real Madrid per il nuovo Santiago Bernabéu, appena inaugurato, e che pagherà il Barcellona per rifare il Camp Nou, oggi con i lavori in corso.

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