Investire negli Esg può generare un impatto positivo sul pianeta e sulla società, costituendo al contempo un’opportunità di crescita per il settore. Se ne è parlato all’interno del panel “ESG: da onere a investimento per la crescita”, nell’ambito di RE ITALY, la Convention del Real Estate organizzata da Monitorimmobiliare.
Benedetto Giustiniani Head of South Europe di Generali Real Estate: "Il 40% dei consumi energetici è legato agli edifici. Per questa ragione sentiamo come doveroso un impegno concreto per contribuire allo sviluppo delle tematiche Esg”.
Giovanni Di Corato, AD di Amundi RE Italia Sgr: "Il regolatore europeo è particolarmente attivo alle questioni Esg. A livello di gruppo consideriamo questo acronimo la base per decidere gli investimenti, non solo in campo immobiliare".
Mirko Baldini, AD di CBRE Italy: “I criteri ESG saranno indubbiamente tra i driver della crescita nel mondo real estate”.
Enzo Albanese, Founder di IdeeUrbane: "L'Esg va realizzata nel concreto e non solo annunciate. Da noi il 70% della forza lavoro è composta da donne e abbiamo deciso di distribuire ai nostri lavoratori il 3% dell'Ebitda generato ogni anno".
Paolo Rella AD di Blue Sgr: “Educazione e consapevolezza dei rischi cui è soggetto il nostro pianeta con le nostre azioni. Sostanza più della forma come principio base di intervento. Gap da colmare per raggiungere gli obiettivi 2050. Questo l’acronimo Esg secondo noi”.
Dante Filippello, Managing Director CF RE di Mediobanca: "Dai green bond all'adesione agli organismi internazionali, il nostro gruppo è impegnato in una strategia articolata per sostenere la decarbonizzazione. Le tematiche Esg sono tra i pilastri del nuovo piano industriale".
Ha coordinato i lavori Guido Inzaghi, Co-founding Partner di Belvedere Inzaghi & Partners.
