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22 Dicembre 2014

I Notai spiegano: Il certificato di conformità degli impianti

di Federico De Stefano, notaio in Milano in collaborazione con il Consiglio Nazionale del Notariato

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Proseguiamo nella panoramica sulle certificazioni richieste dalla legislazione italiana per stipulare validamente un contratto di compravendita relativo ad un bene immobile.  

La certificazione che oggi prendiamo in esame riguarda la conformità degli impianti alla normativa in materia di sicurezza.

Questo tipo di certificato riguarda prevalentemente l’impianto elettrico (in senso ampio includendo, ad esempio, anche gli impianti di allarme e di condizionamento) e  del gas.

A differenza della certificazione energetica, la certificazione degli impianti non è richiesta per la validità dell’atto di compravendita; le parti possono liberamente stipulare un contratto di compravendita di un immobile privo delle certificazioni di conformità degli impianti.

Va però ricordato che se l’immobile è destinato all’attività lavorativa/produttiva o all’apertura al pubblico, la normativa in materia di sicurezza impone al proprietario, ed in ogni caso al datore di lavoro, di dotare l’immobile di impianti a norma. Pertanto la certificazione di conformità degli impianti benché non strettamente richiesta per la compravendita degli immobili sarà comunque necessaria per il successivo utilizzo dell’immobile.

E’ chiaro pertanto che la presenza o meno della certificazione di conformità degli impianti è un’informazione importante per la determinazione del prezzo dell’immobile. Quindi in caso di acquisto di immobile privo delle relative certificazioni è consigliabile  informarsi circa i costi dell’adeguamento a norma degli impianti.

La certificazione, redatta da un tecnico, non viene allegata all’atto di compravendita ma viene solitamente consegnata all’acquirente al momento della consegna dell’immobile. Nell’atto di compravendita redatto dal notaio è buona norma indicare l’avvenuta consegna della certificazione.

In che modo dunque il notaio assiste i clienti nella fase di predisposizione dell’atto di compravendita? Il notaio, si accerta della sussistenza o meno della certificazione o di accordi particolari da inserire nel contratto, informando altresì le parti circa la normativa in vigore. La legislazione italiana infatti prevede che, in assenza di diverso accordo, la parte venditrice è tenuta a garantire alla parte acquirente la conformità degli impianti alla normativa vigente, potendo quindi pretendere il relativo adeguamento a cura e spese della parte venditrice; in caso di deroga è necessario quindi evidenziare nell’atto in modo espresso il diverso accordo delle parti.

Infine se si tratta di fabbricati di nuova costruzione le dichiarazioni di conformitàÌ degli impianti rappresentano la condizione indispensabile per il rilascio del certificato di agibilitàÌ (che approfondiremo in un altro articolo).

In conclusione la certificazione della conformitàÌ degli impianti, oltre ad essere condizione per il rilascio del certificato di agibilitàÌ, è importante per la sicurezza personale dell’acquirente utilizzatore dell’immobile, per le conseguenze derivanti dalla responsabilitàÌ civile e/o penale del proprietario in caso di incidenti, per la successiva rivendita dell’immobile ed infine può essere determinante per ottenere finanziamenti dal sistema bancario (può essere difficile trovare copertura assicurativa in caso di immobili con impianti non conformi).

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