Ultime notizie
09 Luglio 2025
09 Luglio 2025
08 Luglio 2025
08 Luglio 2025
08 Luglio 2025
08 Luglio 2025
"Il governo assicuri un cambio di passo per garantire pagamenti certi e rapidi". E' quanto chiede l'Oice, l'Associazione delle società di ingegneria e di architettura aderente a Confindustria, rispetto alla pronuncia della Corte di Giustizia Ue che sulla procedura d'infrazione aperta dalla Commissione Ue contro l'Italia, "ha constatato una violazione della direttiva sulla lotta contro i ritardi di pagamento".
Ancorché la Corte europea abbia riconosciuto i miglioramenti fatti dall'Italia in questo campo, sottolinea il presidente dell'Oice, Gabriele Scicolone, "rimane il fatto che le nostre società soffrono ancora moltissimo questi ritardi che, aggiunti a tanti altri inutili balzelli e oneri imposti a chi opera nel settore pubblico, rendono veramente difficile operare sul mercato mantenendo livelli occupazionali e alta competitività sui mercati interni ed internazionali".
I dati della Rilevazione Oice 2019, osserva Scicolone, parlano chiaro: "nell'ambito della committenza pubblica per metà delle imprese associate il ritardo sfiora i 9 mesi e per circa il 10% oltre i 9 mesi. Nel campo della committenza privata il 44,7% degli associati registra ritardi che si attestano entro i 9 mesi, il 10,6% oltre 9 mesi. Se a questo aggiungiamo lo split payment e le esposizioni in termini di garanzie che sono richieste ogni giorno, diventa difficile operare in un rapporto equilibrato e corretto. Chiediamo al Governo di proseguire nella sua azione con maggiore determinazione e forza su questo tema e di fare in modo che anche nel nuovo regolamento del codice appalti vi siano norme chiare che diano tempi certi sui pagamenti", conclude il presidente dell'Oice.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: A Kervis Sgr il campus NABA da 40mila mq a Milano; Cre
Notizie Correlate
Red
09 Luglio 2025
Red
red
09 Luglio 2025
red
Red
Red
09 Luglio 2025
Red
09 Luglio 2025
red