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9 Gennaio 2019

Astaldi riparte in Borsa, Salini e Ihi limano le offerte

di G.I.

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 Il via libera del tribunale di Roma al prestito ponte da 75 milioni di Fortress tonifica il titolo di Astaldi, che chiude in crescita del 4,9% a 0,53 euro, e il bond al 2020 di nuovo a quota 30 che non vedeva dall'ottobre scorso. Il finanziamento, al tasso del 16%, garantisce la continuità aziendale del gruppo delle costruzioni finito in concordato fino al 14 febbraio, quando dovrà essere presentato il piano definitivo del salvataggio. Un'ulteriore tranche di 125 milioni al medesimo tasso potrebbe essere richiesta successivamente, ma dovrà sempre passare il vaglio dei commissari Ambrosini, Ioffredi e Rocchi.

La necessità, o meno, di un'altra iniezione di liquidità dipenderà molto dai contorni del piano di salvataggio. Entro la metà di febbraio dovranno essere presentate le proposte definitive dei due gruppi che hanno già manifestato interesse: Salini Impregilo e la giapponese Ihi corporation. E' ipotizzabile che le due proposte, che vengono limate in queste ore, arrivino nell'ultima decade di gennaio.

La proposta di Salini, con il coinvolgimento delle banche creditrici, mira al ramo costruzioni e alle commesse in portafogli, che potrebbero confluire in una newco. Indiscrezioni hanno più volte ventilato il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti: al momento nulla sembra è essere sul tavolo, ma non si può escludere che un'eventuale operazione di sistema possa essere in futuro oggetto di valutazioni, in un necessario quadro di equilibrio finanziario e patrimoniale.

L'offerta di Ihi invece si muoverebbe sulla falsariga dell'intesa passata, che avrebbe visto i giapponesi entrare nella società con un aumento di capitale, se non fosse sfumato. Con l'obiettivo di un'integrazione tra i gruppi, con Astaldi focalizzata sul mercato occidentale e Ihi sull'orientale.

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