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6 Maggio 2016

Altro sfitto in arrivo, Mps chiude 350 filiali

di red

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Anche se il peggio dovrebbe essere alle spalle è ancora lungo il percorso di risanamento di Banca Monte dei Paschi di Siena. Parlando della riduzione dei costi, davanti agli investitori finanziari l'amministratore delegato Fabrizio Viola ha spiegato che in merito alla "riduzione dell'organico, abbiamo un impegno con la Ue, per arrivare a tagliare 8 mila risorse: 5.500 sono già state tagliate, altre 2.500 lo saranno entro il 2018". Inoltre, spiega il manager "vogliamo chiudere 350 filiali, che vuol dire meno costi operativi. Ma la riduzione dei costi non sarà così forte nel 2016 come nel 2014 e 2015".

In merito alle nuove misure del governo per il recupero dei crediti in sofferenza Viola ha espresso soddisfazione a patto che ci si riferisca al futuro. Il decreto sarà utile "per i nuovi crediti deteriorati, non credo per il nostro stock". Si tratta di una valutazione preliminare del decreto, ha aggiunto, e "sarò felice di poter cambiare valutazione sullo stock" in seguito ad un esame più approfondito delle misure varate venerdì scorso. Il Monte dei Paschi è alla ricerca di un partner per gestire i crediti deteriorati che dovrà essere un soggetto diverso rispetto alle eventuali controparti cui cedere parte dei crediti in sofferenza. "Fino a questo momento pensiamo di tenere separate l'accordo per la partnership e la vendita", ha spiegato Viola. Mps intanto ha messo a punto una struttura efficiente per il recupero delle sofferenze ha detto viola che sta dando i primi risultati. Nel primo trimestre la banca senese ha registrato il ritorno in bonis di crediti per un ammontare di 400 milioni.

L’istituto intende "accelerare la riduzione dei crediti deteriorati, e questo ci consentirà di ridurre le rettifiche". Tra gennaio e marzo "la riduzione dei crediti deteriorati è stata migliore dei trimestri precedenti", "siamo molto impegnati" e "siamo in attesa di sfruttare le nuove opportunità rappresentate dai Gacs e dal fondo Atlante". La banca ha archiviato nei primi tre mesi del 2016 una riduzione dei crediti deteriorati netti (-0,4% rispetto al trimestre precedente) e un incremento della copertura dei rischi (coverage al 49%; +59 punti base). 

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