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20 Ottobre 2017

Legge di Stabilità in bianco e nero

di Luigi dell'Olio, Monitorimmobiliare

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Il Parlamento è sovrano e spesso interviene pesantemente, ma sta di fatto che lo schema della Legge di Stabilità 2018 approvato dal Consiglio dei ministri contiene alcuni elementi indicativi dell’approccio seguito dal legislatore. Ripetuto a più riprese che non sarà una manovra recessiva (complice anche la scadenza elettorale in arrivo), vediamo quali sono i punti principali che hanno ricadute sull’immobiliare.

Spinta al mecenatismo

Sull’esempio dell’art bonus, il sistema introdotto due anni fa per spingere i privati a sostenere il nostro patrimonio culturale in cambio di uno sconto sulle tasse, viene predisposto un incentivo per chi sostiene lo sport. Quindi, chi il prossimo anno donerà almeno 20 mila euro per la ristrutturazione di un impianto sportivo pubblico (come palestre, piscine e stadi), anche se dato in concessione a un privato, avrà un credito d’imposta, cioè uno sconto sulle tasse da pagare l’anno successivo. Il tetto massimo dello sconto è fissato a 10 mila euro. La misura è sperimentale, per il momento prevista per un solo anno con una dotazione di 10 milioni di euro.

Addio cedolare secca

Negativo per l’immobiliare è il venir meno della proroga per la cedolare secca, la tassazione agevolata al 10% per le case date in affitto a canone concordato, che scade alla fine di quest’anno.

C’è poi un tetto alle detrazioni fiscali che potranno essere richieste con l’ecobonus, lo sconto fiscale per le ristrutturazioni edilizie che migliorano l’efficienza energetica: non più di 2,1 miliardi di euro nell’arco dei prossimi dieci anni. Una misura che si aggiunge ai controlli per verificare il rispetto dei parametri per avere diritto all’incentivo.




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