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25 Gennaio 2021

Prestiti al consumo, la paura fa meno 17,9 % rispetto al 2019

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L'anno appena concluso è stato “condizionato dall'instabilità causata dall'emergenza sanitaria Covid-19, che ha determinato una decisa contrazione della propensione degli italiani a richiedere un prestito per sostenere consumi e progetti di spesa”. E' quanto emerge dal Barometro del credito alle famiglie di Eurisc (il sistema di informazioni creditizie gestito da Crif), che segnala una flessione complessiva del -17,9% nelle richieste di finanziamento, rispetto al 2019.


 

Nel dettaglio, nell'ultimo anno si è registrata una contrazione del -24,7% per le richieste di prestiti personali e del -13,5% per i prestiti finalizzati all'acquisto di beni e servizi. L'importo medio dei finanziamenti richiesti si è assestato a 9.124 euro, con una flessione del -4,1% rispetto al 2019 “che interrompe la dinamica positiva registrata nell'ultimo triennio”.

Relativamente alla distribuzione dei prestiti per fascia di importo, il dato cumulato conferma “la preferenza degli italiani per valori inferiori ai 5.000 euro (il 48,8% del totale), seguiti dalle richieste comprese tra 10.001 e 20.000 euro (con il 21,2%) e tra 5.001 e 10.000 euro (con il 18,2%). Nel complesso, negli ultimi 10 anni, spiega il dossier, è aumentata l'incidenza dei piani di rimborso superiori ai 60 mesi, “a dimostrazione di come le famiglie tendano a minimizzare il peso delle rate sul reddito familiare”. Dopo le difficoltà del 2020, “il progressivo ritorno alla normalità e l'auspicato miglioramento dell'attività economica dovrebbero favorire un maggior ricorso al credito nel corso del 2021, anche grazie a tassi di interesse che si manterranno su livelli contenuti”.

Nella prima parte dell'anno, “il permanere di elementi di incertezza determinerà però un atteggiamento ancora prudente da parte dei consumatori, che potrebbe non consentire il totale recupero dei volumi persi nel 2020”.

Secondo le stime sviluppate da Crif e Sda Bocconi, per i prossimi mesi si prevede, ad esempio, un andamento positivo dei prestiti finalizzati superiori ai 5.000 euro, con un incremento compreso in una forchetta tra il +2% e il +13%.

Infine, per i prestiti personali, che non hanno beneficiato del rimbalzo della domanda dopo la fine del lockdown, si prevede nello scenario baseline una crescita fino a +8% rispetto al primo trimestre 2020 e +17% rispetto al quarto trimestre 2020.

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