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9 Gennaio 2020

Azimut lancia 16 nuovi fondi, punta a infrastrutture sociali

di G.I.

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Il gruppo Azimut lancerà 16 nuovi fondi specializzati in vari settori, dedicati sia alla clientela retail che a quella istituzionale, con un target di raccolta complessiva di circa 3,8 miliardi di euro. In particolare curerà il lancio di un fondo con forte focus sulle infrastrutture sociali e al real estate, con un obiettivo di raccolta di 800 milioni d euro per investitori istituzionali.

Lo ha affermato Paolo Martini, a.d. Azimut Holdng, presentando i risultati nella convention a Montecarlo. "Decideremo entro l'anno - aggiunge - se fare anche un prodotto per il retail".

In particolare sono in fase di lancio 6 nuovi fondi per una raccolta di 1,1-1,2 miliardi e in via di definizione altri 10 progetti, di cui 3 nell'equity, con taglia 400-500 milioni, 5 nel debito, per 1,4-1,5 miliardi e due nel Real asset per 800-900 milioni di euro. 

Sulla base dei primi dati di sintesi e delle stime dei risultati del 2019, Azimut prevede di chiudere il 2019 con il miglior utile netto consolidato della storia del gruppo, compreso fra i 360 e i 370 milioni. Anche alla luce dei risultati, per il 2020 il gruppo stima, in condizioni di mercato normali, un'utile netto di almeno 300 milioni rispetto al range 250-300 milioni indicato durante l'Investor Day del 4 giugno 2019.

I dividendi cumulati distribuiti agli azionisti nei cinque anni del piano 2015-2019, includendo quanto verrà proposto al cda di Azimut Holding, convocato per il 5 marzo, saranno pari ad almeno 7,8 euro per azione. Considerando tale proposta di dividendo, la media del payout complessivo nei cinque anni sarà superiore al 90% circa, superando ampiamente il target previsto da piano, ed equivalente a uno yield medio cumulato del 44%.

Nel 2019 il gruppo ha registrato una raccolta netta di 4,6 miliardi circa, portando il patrimonio complessivo a superare i 59 miliardi (contro i 50 miliardi a piano e +16% rispetto a fine 2018).

Inoltre, è già stato pienamente raggiunto e superato anche l'obiettivo fissato a fine piano relativo alle masse totali delle attività estere del gruppo. Alla fine del 2019 il totale del patrimonio raccolto gestito dalle realtà non domestiche del gruppo ha raggiunto il 29% del totale, contro il 15% preventivato a piano. La contribuzione all'ebitda di gruppo dell'estero è stimata tra 50 e 55 milioni (+53% rispetto al 2018).

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