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18 Maggio 2021

Completata la fusione tra Yard e Reaas

di E.I.

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Si è perfezionata la fusione per incorporazione di Reaas in Yard, dando vita a Yard Reaas. L’operazione si inquadra nel processo di ridefinizione e semplificazione della struttura societaria dell’omonimo gruppo. La nuova realtà, che conta oggi circa 170 risorse e ricavi per 40 milioni di euro, sarà costituita da Yard Reaas e dalle controllate Yard CAM e Yard RE. 

A seguito della fusione il Gruppo implementa il programma di internazionalizzazione, già avviato a livello europeo grazie all’apertura degli uffici di Londra e Parigi. 

La nuova configurazione consentirà al Gruppo di affiancare i clienti nelle operazioni che riguardano sia il mercato istituzionale del real estate che quello distressed, offrendo supporto sotto una regia unica su ogni aspetto tecnico, valutativo/finanziario e gestionale nelle fasi di compravendita, valorizzazione e gestione di immobili e crediti. Elementi distintivi della nuova struttura saranno la capacità strategica di operare in modo flessibile e multidisciplinare, integrando l’attenzione verso le tematiche ESG in ambito real estate e innovando grazie alla tecnologia il modo di erogare i servizi. 

Alessandro Pasquarelli, founder e CEO del Gruppo Yard Reaas: “Questa fusione rappresenta una tappa importante per la nostra società. In questi anni, in linea con la strategia definita dagli azionisti, il Gruppo è cresciuto in modo significativo, sia a livello organico che tramite acquisizioni rilevanti. Le sinergie generate dalla fusione con Reaas, avviata nel febbraio dello scorso anno, stanno creando un valore aggiunto per i nostri clienti, generando ulteriori opportunità di consolidamento anche con gli investitori internazionali”. 

Emanuele Bellani, founder e COO del Gruppo Yard Reaas: “Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto l’ultimo step di questo percorso di integrazione e, soprattutto, di averlo fatto con ottimi risultati nonostante il periodo sfidante. Il Gruppo si affaccia al mercato con un nuovo e più agile assetto che ci consente di valorizzarne le due anime: una rivolta al mercato prime, l’altra al segmento degli NPE. Immaginiamo questa nuova struttura come una «fabbrica di servizi», con risorse, competenze e tecnologie che lavorano per valorizzare gli immobili e il contesto in cui si inseriscono”.

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