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29 Luglio 2015

Conferma sul mercato mutui: positivo anche il secondo trimestre 2015

di I.L.

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Non deludono i dati sui nuovi mutui proposti dalle banche, in cui si registra che la media dei migliori spread per un finanziamento a tasso variabile e fisso sono passati rispettivamente da un 1,8% e 1,9% nel primo trimestre 2015 a un 1,7% e un 1,3% nel secondo trimestre 2015.

Lo segnala la Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato Crif e MutuiSupermarket.it, aggiungendo che, dal confronto tra i migliori spread del secondo trimestre 2015 con i migliori del secondo trimestre 2014, il gap che emerge è addirittura pari al -30% per quanto riguarda i tassi variabili e -47% per i tassi fissi.

Merito dell’iniezione della BCE nel sistema bancario europeo di ingenti masse liquide che, assieme a ridotti rendimenti su investimenti alternativi agli impieghi in finanziamenti per la casa, continuino a spingere gli istituti di credito verso il rilancio commerciale del prodotto mutuo, proponendo spread e condizioni economiche sempre più attraenti per i potenziali clienti.

Le nuove compravendite immobiliari non sembrano tuttavia beneficiare del “taglio prezzi” registrato in ambito mutui: i dati dell’Agenzia delle entrate relativi al primo trimestre 2015 registrano infatti una ulteriore flessione del numero delle compravendite residenziali pari al -3%, dopo due trimestri - il terzo e il quarto del 2014 - che avevano segnato una ripresa delle nuove transazioni, pari rispettivamente al +4,2% e +7,1%.

Resta forte la cautela da parte delle banche e da parte dei nuovi mutuatari: a dimostrarlo sono gli importi medi richiesti.

Se a inizio 2010 il prestito medio per comprare casa era di poco superiore ai 140.000 euro, nel secondo trimestre 2015 - nonostante i tassi di offerta ridotti e la nuova apertura al credito casa da parte del sistema bancario – l’importo medio raggiunge il nuovo minimo dei 122.298 euro. 

Ritorna quindi l’interesse sul mercato, con la domanda di nuovi mutui che segna un +59% sul primo semestre 2015, ma i consumatori continuano a muoversi con estrema cautela, dopo anni di preoccupazioni circa le proprie prospettive economiche e reddituali.

Sul canale online il fenomeno surroga - trainato da spread in continuo calo e indici di riferimento ai minimi storici durante il secondo trimestre 2015 - ha raggiunto il picco, rappresentando - sempre nel secondo trimestre 2015 - circa il 50% delle richieste raccolte.

Anche se con una incidenza minore, prossima al 20% del totale, l’interesse alla ‘rottamazione’ dei vecchi mutui trova conferma anche a livello di istruttorie formali e di erogazioni, nel tentativo di abbassare il peso della rata sul reddito disponibile.

Il tasso fisso  vince anche nel secondo trimestre 2015, arrivando a spiegare il 71% delle preferenze con riferimento alle nuove richieste di mutuo di surroga e sostituzione, grazie a indici IRS ai minimi storici di sempre nel mese di aprile e strategie commerciali aggressive da parte dei principali istituti di credito sulle nuove offerte a tasso fisso.

“Il mercato dei mutui sembra essersi avviato su un sentiero di solido recupero dei volumi a livelli pre-crisi - spiega Stefano Rossini, amministratore e fondatore di MutuiSupermarket.it -.

A conferma il +59% delle domande di nuovi mutui registrato sui primi 6 mesi del 2015 e il +35% dei nuovi flussi di mutui residenziali registrato da Banca d’Italia sui primi 3 mesi del 2015.

Il clima finanziario rimane positivo, con gli istituti di credito che hanno ridotto in maniera significativa i propri spread di offerta sui nuovi mutui nel corso della prima metà dell’anno e che iniziano già a ipotizzare nuovi round di taglio spread sul prossimo autunno 2015.

In questo contesto, la debolezza del mercato immobiliare, che segna un -3 % del numero di compravendite sul primo trimestre 2015, rappresenta una incognita importante, che potrebbe rallentare o smorzare la solida e continuativa ripresa del mercato dei mutui che in molti si attendono sulla seconda metà del 2015.

Questo anche considerando l’attesa riduzione delle nuove erogazioni di mutuo con finalità surroga da qui a fine anno.

Sarà dunque fondamentale osservare sui prossimi trimestri l’andamento del mercato immobiliare, da sempre vero motore di crescita sostenibile del mercato dei finanziamenti per la casa”.

“La ripresa del mercato immobiliare è ormai prossima, anche se osservando la caduta dei prezzi e la nuova lieve decrescita delle compravendite residenziali, emergono segnali di faticoso riavvio - aggiunge Stefano Magnolfi, direttore Real estate services di Crif - .

Questa dinamica è in parte dovuta alle modifiche della normativa fiscale in vigore dal 1° gennaio 2014, che hanno portato a concentrare all’inizio del 2014 transazioni che altrimenti si sarebbero concluse sul finire del 2013 e che risultano quindi più numerose di quelle registrate nel primo trimestre 2015.

Per il futuro ci attendiamo comunque una lieve espansione delle compravendite e una conseguente ripresa del mercato immobiliare.

Rilevante anche il fenomeno per cui la caduta dei prezzi riguarda in maniera minoritaria gli immobili usati.

E' ora l’immobile nuovo a risentire maggiormente delle dinamiche negative, a causa della difficoltà in cui versa il comparto dell’edilizia e della presenza di una certa porzione di nuovi immobili invenduti”.

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