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13 Maggio 2015

Mutui: ora tornano a crescere anche gli importi erogati

di E.B.

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Continua a crescere l’erogato mutui per immobili ad uso residenziale, registrando un +5,4% rispetto a novembre 2014 e un +12,5% su base annua rispetto ad aprile 2014. Migliora la situazione anche per i mutui prima casa, ma si registra ancora un boom per le surroghe che rispetto ai dati della precedente rilevazione semestrale hanno avuto un incremento esponenziale, nell’ordine di oltre il 200%.

Il quadro è delineato dall’Osservatorio sui mutui di Mutui.it e Facile.it, che ha analizzato le richieste e le erogazioni di mutui per il periodo novembre 2014-aprile 2015. Ma questi risultati erano in linea di principio già riscontrabili a partire dal miglioramento delle compravendite immobiliari che era stato rilevato da diversi studi, come confermano quelli di Bankitalia e di Tecnocasa ma anche le analisi Istat.

Lo stesso discorso vale per l’erogato mutui, il cui trend in miglioramento era già nell’aria a cominciare dal calo dell’Euribor trimestrale sotto zero che ha reso i mutui casa più convenienti insieme alle misure della Bce che hanno facilitato i finanziamenti da parte delle banche. A incrementare le erogazioni di mutui per l’acquisto di un’abitazione sono anche le riduzioni dei tassi fissi e variabili. La tendenza per le surroghe era comunque già stata rilevata dalle analisi di Mutuionline.it e Nomisma e viene confermata quindi dall’Osservatorio sui mutui.

Perciò la domanda di mutui ha registrato un incremento ma anche gli importi medi erogati dalle banche sono cresciuti negli ultimi sei mesi arrivando a quasi 120mila euro a fronte di una richiesta di 126mila euro da parte degli italiani. Dato incoraggiante se si pensa che rispetto alla rilevazione precedente di ottobre 2014 il divario tra la cifra richiesta e quella ottenuta è solo del 4% in meno.

Migliora anche il Loan to value (Ltv), cioè la percentuale erogata da parte degli istituti di credito a fronte del valore dell’immobile, che è tornata sopra la soglia “psicologica” del 50%. Infatti la percentuale di finanziamento richiesta è pari al 55% del valore della casa, mentre quella erogata si assesta al 52%. Rimane stabile la durata media del mutuo, pari a 21 anni, ma diminuisce l’età media dei mutuatari sotto i 40 anni.

In base alle variazioni dei tassi di interesse sulle rate, non stupisce quindi che il 60% delle richieste sia orientato a contratti a tasso fisso.

“L’alta percentuale di richieste di finanziamento a tasso fisso – spiega Mauro Giacobbe, Ad di Facile.it – è legata all’andamento degli spread, perciò il tasso fisso rappresenta al momento una soluzione di investimento competitiva, visto che è possibile scendere sotto il 3% anche per durate lunghe. E’ il momento giusto per comprare ma anche per rinegoziare un mutuo stipulato anni fa, quando le condizioni offerte erano meno vantaggiose”.

Interessante il focus sui mutui per la prima casa: l’importo medio richiesto è pari a 133mila euro, con un incremento dell’1% rispetto alla rilevazione precedente, mentre l’erogato passa da 122mila euro di ottobre 2014 a 125mila euro per aprile 2015 (+3%). Il Loan to value per la prima casa sale al 61% a fronte comunque di una richiesta pari al 65% del valore dell’immobile.

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