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12 Gennaio 2024

Istat: in calo il numero e il valore dei protesti (Report)

di red

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Nel 2022 i protesti iscritti nel Registro informatico sono stati 255.202, di cui 224.899 cambiali (88,1%) e 30.303 assegni (11,9%). Lo rileva un report Istat, appena pubblicato, dal quale emerge che il loro valore monetario complessivo raggiunge un ammontare superiore ai 242 milioni di euro: circa 157 milioni riguardano le cambiali (64,8%) e circa 85 milioni gli assegni (35,2%).

I soggetti protestati sono 70.860: 50.297 persone (71%) e 20.563 imprese (29%). Rispetto al 2021 i valori sono tutti in calo: numero dei protesti -7,7%, valore monetario -11,8%, soggetti protestati -19,0% (di cui persone -18,1%; imprese -21,0%).

Negli anni più recenti, focalizzandoci sugli anni della pandemia – spiega il report – il calo è più deciso nel 2020 (-38,7% rispetto al 2019) ed è recuperato soltanto in parte nel 2021 (+9,3% rispetto al 2020). I dati rilevati in questo biennio vanno però letti tenendo conto dei provvedimenti legislativi sulla sospensione dei termini di scadenza di cambiali, vaglia cambiari e ogni altro titolo di credito o atto avente forza esecutiva, adottati in risposta all'emergenza sanitaria da Covid-19. Per capire meglio l'evoluzione del fenomeno occorre, dunque, attendere la fine degli effetti di tali norme.

Il calo nel 2022 ha interessato tutto il Paese, con variazioni rispetto al 2021 che oscillano da -18,8% nel Sud a -1,7% nel Centro; fa eccezione il Nord-Ovest che segna un aumento del 4,2%. Il calo si osserva in quasi tutte le regioni con differenze accentuate: da -31,3% in Calabria a -1,8% in Liguria. Soltanto Lombardia e Lazio hanno variazioni positive (rispettivamente +8,1% e +5,7%).

Nel 2022 sono protestate 36,4 cambiali ogni 1.000 emesse, nel 2021 erano 36,1 ogni 1.000 emesse (+0,8%). Il tasso di assegni protestati è di 0,4 ogni 1.000 emessi (+53,6% rispetto al 2021, quando erano 0,3).

Tuttavia, l'Istat evidenzia anche "la riduzione della circolazione di cambiali e di assegni e del loro uso non sembra essere sufficiente, da sola, a spiegare la consistente diminuzione dei protesti"

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