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13 Dicembre 2023

Il turismo del lusso assorbe il 3% del Pil, la metà dell’intero comparto

di red

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Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie l’Italia come meta per le vacanze, non solo per le bellezze architettoniche e per lo stile di vita ma perché il nostro Paese viene ritenuto all’estero una destinazione “esclusiva”. Emerge dal Rapporto Enit-Unioncamere, realizzato con il supporto tecnico di Isnart.

Proprio grazie a questo marchio di esclusività, il turismo del lusso intercetta il grande ritorno dei viaggiatori nel 2023 e beneficia del potere finanziario degli high spender, che risentono meno degli altri viaggiatori delle incertezze geopolitiche e macroeconomiche. La politica dei prezzi applicata nel corso della stagione 2023 dalla maggior parte delle strutture ricettive di alta gamma ha generato ulteriore attrazione per l'Italia, percepita come “destinazione ideale”.

Tant’è che il turismo del lusso riguarda e abbraccia tutti i settori dell’industria turistica, assorbendo il 3% del Pil nazionale, sul 6% che rappresenta il comparto in generale, o addirittura il 13% del Pil se si considerano tutte le attività economiche che ne derivano, come visite, catering, ecc. Secondo le proiezioni, entro il 2025 (Fonte CNR-IRISS) il settore del turismo di lusso dovrebbe crescere più velocemente di qualsiasi altra tipologia di turismo.

Nel 2024, il numero degli stabilimenti a cinque stelle - scelti in gran parte dai viaggiatori di alta gamma - salirà da 682 a 702, per arrivare a 712 nel 2025. Per soddisfare le esigenze del settore tenendo conto dell'impatto ambientale e per adattarsi alle aspirazioni di una clientela più giovane, il turismo di lusso è impegnato nella digitalizzazione e nell'eco-responsabilità.

Nel complesso, il mercato mondiale dei viaggi di lusso stimato nel 2022 è destinato ad aumentare del +6% entro il 2032. Nel 2023 il numero di camere d’albergo di lusso disponibili in tutto il mondo supera 1,5 milioni. Tra i primi anni ‘80 e il 2023 l’offerta alberghiera di lusso è aumentata del +191% circa e si prevede un aumento del +12% entro il 2033.

Sempre a livello globale, le camere d’albergo extra lusso attive sono 197.000, in crescita del +46% sul decennio precedente. Tra il 1983 e il 2023, l’offerta alberghiera extra lusso è aumentata del +447%. Secondo uno studio condotto nel secondo trimestre del 2023, la maggior parte dei consumatori benestanti intervistati ha acquistato prodotti di viaggio nei 12 mesi precedenti. Il 76% degli acquirenti di età compresa tra 18 e 39 anni e il 56,5% di età pari o superiore a 40 anni ha dichiarato acquisti multipli. Mangiare in un ristorante raffinato durante le vacanze e soggiornare in un hotel a 5 stelle e 5 stelle lusso sono le attività più comuni durante la vacanza, indicate entrambe dal 61,2% dei rispondenti. Circa il 53,0% si è rilassato in una SPA, mentre il 51,4% ha fatto acquisti in un duty-free store e il 48,4% ha viaggiato per affari in prima classe.

In Italia, le strutture ricettive 4 stelle, 5 stelle e 5 stelle lusso rappresentano insieme il 21,7% del complesso degli esercizi alberghieri e sono il 3% in più nel 2022 sul 2021. Le presenze complessive rilevate solo negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso, oltre 11,3 milioni, aumentano del +63,2% rispetto al 2021 e si avvicinano ai livelli del 2019 (-2,9%). La permanenza media è di 3 notti.

Le presenze internazionali in queste strutture, pari a 8,2 milioni, rappresentano il 72,7% e sono quasi il doppio rispetto al 2021 (+99,1%). I pernottamenti degli italiani incidono per il 27,3% e crescono del +10,4%. La maggior parte dei viaggiatori internazionali viene in Italia soprattutto per vacanza, che sia di tipo culturale (47,9%), immersiva nella natura/paesaggio (47,5%), oppure legata all’enogastronomia locale (43,2%). Gli stessi viaggiatori, seppur in minima parte, sono anche orientati verso l’esperienza dello shopping e visitano il Paese per l’acquisto di beni di lusso/moda in cui eccelle il Made in Italy (6,3%). Questa motivazione coinvolge maggiormente la Generazione Z (18-30 anni; 9,6%) e Y (31-45 anni; 6,9%).

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