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9 Novembre 2022

Bonus edilizi: Poste blocca l'acquisto di crediti fiscali, la denuncia di Ance

di red

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Poste interrompe l'acquisto di crediti fiscali legati ai bonus edilizi allineandosi a quanto stanno già facendo i principali istituti di credito sul mercato.

Data la capacità fiscale ormai in esaurimento, la linea sempre più diffusa tra gli istituti è quella di non accettare nuove pratiche ma di lavorare soltanto al completamento di quelle già avviate. Poste era uno dei pochissimi soggetti che non aveva ancora sospeso le cessioni. 

Nessuna spiegazione ufficiale sulle ragioni dello stop pesa, però, l'incertezza normativa che continua a caratterizzare il settore. 

Tra le novità di queste settimane, le sentenze della Cassazione che hanno fissato una disciplina penalizzante per gli acquirenti in materia di sequestri preventivi. È possibile, inoltre, che stia per essere raggiunto il limite di acquisti che era stato indicato nei mesi scorsi (9 miliardi di euro).

Il Governo ha in programma altri interventi, che entreranno nella prossima legge di Bilancio, con l'obiettivo di mettere un punto alle continue modifiche sul tema.

Il sottosegretario al ministero dell'Economia, Federico Freni, ha commentato: "C'è una sola cosa che non possiamo più accettare: che ci siano imprese con cassetti fiscali pieni di crediti che non riescono a scontare. Ci sarà un nuovo intervento sui crediti, qualcosa per sbloccarli in modo definitivo. Se c'è una cosa che non è accettabile è che questa normativa cambi ogni mese e mezzo, questo non ce lo possiamo più permettere. Troveremo una soluzione per dare respiro a queste imprese, ma questo respiro non può essere un bagno di sangue per le casse dello Stato".

Federica Brancaccio, presidente Ance, denuncia una speculazione: "Stiamo chiedendo da tempo lo sblocco di Cdp e Poste e di tutte le partecipate pubbliche, per dare un segnale di fiducia e per rimettere in moto il mercato. Chi ancora acquista lo sta facendo a percentuali bassissime, sfruttando la disperazione delle imprese: se prima il credito al 110% veniva acquistato in media al 102%, ora si arriva anche all'85%: chi compra specula. Serve un segnale, senza si fanno saltare migliaia di imprese".

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