Oggi abbiamo assistito ad alcune grandi manovre sui mercati finanziari, in seguito alla conferma dei risultati del primo turno delle elezioni presidenziali francesi, con Emmanuel Macron e Marine Le Pen che si affronteranno tra due settimane al ballottaggio.
Gli spread tra bond europei si sono ristretti e l’euro ha avuto una crescita di oltre l’1% rispetto al dollaro.
Gli ultimi sondaggi suggeriscono che Macron poitrebbe essere il nuovo presidente francese.
Il mercato si sta basando su questo scenario con un grado piuttosto alto di sicurezza. Naturalmente non è possibile escludere una vittoria di Le Pen, i mercati rimarranno volatili fino all’esito finale delle elezioni.
Guardando al futuro, l’Europa prosegue nel suo fitto calendario politico, con le elezioni inglesi di Giugno, quelle di settembre in Germania e le consultazioni italiane che si terranno prima di aprile 2018. Il focus si posiziona sul miglioramento della posizione finanziaria europea. I rendimenti dei bond dei singoli governi europei saranno sotto pressione nei prossimi mesi, come quelli delle grandi società d’investimento, che hanno beneficiato del programma di acquisto della Banca Centrale Europea.
Il programma di acquisto del settore corporate è stato di grande aiuto per i crediti periferici. Nonostante la pressione in aumento, non ci attendiamo una grande crescita dei rendimenti per i bond nazionali, anche se dovrebbe muoversi qualcosa a causa della crescita dell’inflazione.
Per queste ragioni noi guardiamo ai mercati finanziari, con una prospettiva di miglioramento dell’economia mondiale ed Europea nei prossimi 12-18 mesi, con la creazione di un ambiente favorevole per gli investimenti.
