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La settimana dei mercati: immobiliare in calo negli Stati Uniti
di Marco Vailati, Responsabile Ricerca e Investimenti di Cassa Lombarda
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Eurozona: produzione in calo fisiologico e bene l’occupazione ma ancora prezzi deboli
La produzione industriale è calata, principalmente a causa della minor produzione termica conseguente al clima più mite della media del periodo. Tra gli altri settori, sono in calo solo i beni di consumo durevole. Anche la crescita della immatricolazioni è decelerata mantenendo, tuttavia, un passo superiore a quello del precedente trimestre e anche di tutto il 2017. I dati trimestrali del lavoro hanno confermato il quadro positivo mentre quelli mensili dei prezzi ne hanno confermato la debolezza. Nonostante fosse attesa, la riduzione è comunque la terza consecutiva e porta l’indice globale ai minimi dal 12/16. La Bce ritiene che questo possa essere il punto di minimo del Cpi sia per l’effetto base sia per l’avanzata del ciclo ma anche per l’impatto della politica monetaria espansiva.
Stati Uniti: dati molto forti per produzione, lavoro e fiducia. Calo comprensibile per vendite e immobiliare
L’ottimismo delle piccole imprese è salito al massimo dal 9/83 anche per i possibili benefici alle imprese locali dai dazi introdotti dal Presidente Donald Trump. I prezzi sono cresciuti in misura coerente con una normalizzazione della Fed, almeno in linea con le proiezioni già fornite. Le vendite hanno segnato il 3° mese di modesta contrazione, che è però fisiologica considerando che il tasso tendenziale di crescita è ai massimi degli ultimi 3 anni. Viceversa, sono molto forti diversi dati di attività (manifattura NY, produzione industriale e utilizzo impianti), lavoro (richieste disoccupazione quasi ai minimi dal’69 e posti vacanti al massimo della serie) e fiducia (fid consumatori ai massimi da 1/04, quella delle imprese di edilizia poco sotto il massimo dal 7/99 e in consolidamento quella commerciale). Solo l’immobiliare ha rallentato, ma le nuove costruzioni restano superiori al 2017 e i permessi sono calati dal massimo dal 6/07.
Cina: avvio 2018 in accelerazione grazie a export e investimenti
Per il bimestre iniziale dell’anno, fortemente condizionato dal posizionamento nel calendario della settimana festiva del capodanno lunare, di molte statistiche si esaminano i dati cumulati. Le vendite sono decelerate di poco ma il fenomeno va seguito con attenzione perché fondamentale per garantire il successo del lento ma progressivo processo di trasformazione del modello di sviluppo economico, che deve poggiare sempre più sui consumi interni. Viceversa, è aumentata la crescita della produzione industriale, che beneficia della forza della domanda mondiale. La prosecuzione di questo trend è, però, incerta a causa dell’evoluzione protezionistica dell’amministrazione americana. È aumentata anche la crescita degli investimenti segnando la prima ripresa dopo un lungo trend calante con gli ultimi tre mesi di percentuale stabile ai minimi dal 1999.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Student Housing: accordo per 800 nuovi
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