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24 Febbraio 2015

Camera dei deputati: saltano le trattative per palazzo Marini 3

di A.P.

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Niente da fare per il rinnovo del contratto di locazione e fornitura servizi di Marini 3, uno degli immobili che fanno capo alla società Milano 90, con la quale l'amministrazione di Montecitorio cercava da dicembre scorso un'intesa per recuperare 97 uffici da mettere a disposizione dei deputati e riattivare l'utilizzo della mensa.

La Camera considera quindi "chiuso" il rapporto con la società immobiliare di proprietà di Sergio Scarpellini, dopo il no dell'imprenditore alla valutazione del canone di affitto data dall'Agenzia del demanio.

In pratica, per il palazzo Scarpellini aveva avanzato una richiesta di circa 4.570.000 euro d'affitto all'anno più Iva.

Il Demanio, cui la Camera aveva chiesto una valutazione, aveva invece valutato congruo un canone di 2.604.000 euro all'anno più Iva: inferiore quindi del 57% rispetto alla richiesta del proprietario.

Milano 90 ha rifiutato l'adeguamento.

L'Ufficio di presidenza della Camera ha fatto sapere di aver preso atto di questa posizione, ricordando di aver fatto di tutto per giungere ad una soluzione che andasse soprattutto incontro ai bisogni dei lavoratori, che non sono dipendenti della Camera ma di Milano 90.

Il 28 febbraio, dunque, a meno di fatti nuovi la Camera lascerà l'immobile. 

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