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28 Marzo 2019

Usa accusano Facebook di 'discriminazione abitativa'

di G.I.

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Facebook è stato accusato dagli Stati Uniti di violare il Fair Housing Act "incoraggiando, permettendo e causando discriminazioni" a danno di persone a seconda di chi sono e dove vivono.

In pratica, Facebook ha permesso agli inserzionisti di impedire a determinate persone di visualizzare annunci immobiliari sulla base di razza, origini, religione, status dei genitori, sesso e altro. Attraverso la sua piattaforma pubblicitaria, il social network faciliterebbe le discriminazioni da parte degli inserzionisti, in questo caso società immobiliari.

L'accusa lanciata dal dipartimento per la Casa e lo sviluppo urbano segue un'inchiesta aperta dopo lamentele fatte nell'agosto 2018.

"Utilizzare un computer per limitare le scelte abitative di una persona può essere tanto discriminatorio quanto sbattere la porta in faccia a una persona", ha dichiarato il segretario Ben Carson.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi