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12 Febbraio 2020

UpTown, fatturato da 150 milioni per i primi due lotti

di G.I.

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Quattrocento appartamenti venduti in 24 mesi, 150 milioni di fatturato e un nuovo lotto in arrivo a primavera. Sono i numeri del progetto UpTown, il primo smart district di Milano: si tratta di 6 lotti di edilizia libera per 147 mila mq di SLP.

Il collocamento del primo lotto, per 126 appartamenti, è iniziato nel maggio 2017 e si è concluso in 8 mesi. Gli alloggi sono stati consegnati agli acquirenti a luglio 2019 e oggi già tutti abitati. Il secondo lotto è stato presentato nel maggio 2018, 295 appartamenti, ed è andato sold out in 16 mesi.

Il primo lotto ha prodotto un fatturato di oltre 40 milioni di euro; il secondo lotto, il cui nome è East UpTown, ha fatturato circa 109 milioni di euro. Anche i valori immobiliari al metro quadro hanno registrato una crescita importante: se i primi appartamenti del primo lotto sono stati venduti a circa 2.900 euro al mq, gli ultimi del secondo lotto di UpTown hanno fatto registrare un prezzo di 4.100 euro al mq, con un incremento di oltre il 40%.

Luigi Borré, presidente di EuroMilano:“Si tratta di cifre di tutto rispetto e di grande interesse. Quando nel 2014 abbiamo iniziato ad occuparci di questo intervento, in pochi credevano a una simile prospettiva. Oggi il nostro progetto di UpTown esprime consistenze e valori complessivi ben superiori a quelli di altre importanti operazioni immobiliari. Penso, giusto per fare un esempio, al recente acquisto di Torre Velasca da parte di Hines. Ciò che però ci gratifica maggiormente è il vedere quanto il progetto del nostro distretto stia intercettando i reali bisogni dell’abitare espressi dalle persone. Grande merito va alle competenze che EuroMilano ha saputo mettere in gioco, dimostrando di essere una piattaforma tecnica capace di cimentarsi con successo di problemi immobiliari complessi”.

Attilio Di Cunto, amministratore delegato di EuroMilano:“E’ innegabile che ci fa molto piacere l’interessamento di investitori istituzionali internazionali. Tuttavia, noi stiamo lavorando per restituire un pezzo di Milano ai milanesi e non per speculazione finanziaria. All’interno di questo grande progetto di rinascita di un non luogo, che ora si candida a diventare nuova centralità della città, c’è la nostra passione per il tema della rigenerazione urbana, ma è innegabile che già oggi alcuni piccoli investitori abbiano tratto dei vantaggi dalla partecipazione al progetto”.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi