Ultime notizie

5 Dicembre 2022

Simoncini, Sogeea: consumo di suolo, il governo sblocchi il provvedimento

di red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Sandro Simoncini, docente a contratto di Urbanistica e Legislazione Ambientale presso l’università Uninettuno e presidente di Sogeea SpA, si è espresso in merito alla Giornata mondiale sul consumo di suolo e sul disegno di legge in materia.

“In occasione della Giornata mondiale del suolo, oltre che sottolineare la sostanziale inerzia normativa da parte delle istituzioni europee per il contrasto al consumo di suolo, vale la pena ricordare come in Italia ci sia un disegno di legge in materia, bloccato da anni. Anni di lavori parlamentari non sono bastati affinché in Italia fosse finalmente varata una legge per il contrasto al consumo del suolo. Il provvedimento, presentato nel febbraio 2014 e approvato dalla Camera nel maggio 2016, si è poi arrestato in commissione al Senato, complice la decisa opposizione delle Regioni a riconoscere la legittimità di un intervento normativo nazionale sulla materia. A pochi giorni dal disastro di Ischia sarebbe auspicabile che il nuovo governo e tutte le forze in campo prendessero l’impegno di sbloccare una volta per tutte questa legge. 

Il testo licenziato anni fa dalla Camera non brillava per coraggio e non si presentava come un efficace argine contro il consumo del suolo in Italia. Poi il disegno di legge è definitivamente naufragato, proprio mentre una serie di eventi naturali ci rammenta con cadenza costane la fragilità del nostro territorio. Quasi il 90% dei Comuni è a elevato rischio di frane e alluvioni e addirittura 7 regioni e 51 province sono a totale pericolosità idrogeologica. Ben 7 milioni di persone possono trovarsi da un momento all’altro in condizioni di estrema insicurezza a fronte di fenomeni meteorologici di intensità leggermente superiore al normale. 

Quasi il 20% della fascia costiera italiana è perso ormai irrimediabilmente, i paesaggi rurali sono scesi a un livello di poco superiore al 40% del nostro territorio e ogni 100 costruzioni autorizzate ne vengono realizzate 20 illegalmente. Con questi numeri, l’obiettivo della cementificazione azzerata entro il 2050 più che irrealistico suona come una presa in giro. 

Non dovrebbe esserci nemmeno bisogno di ricordare , quanto sia necessario incardinare il contrasto al consumo di suolo tra le priorità di un Paese in cui vengono consumati 30 ettari di territorio al giorno e almeno 7 milioni di persone vivono in zone ad alto rischio idrogeologico. Risulta indispensabile un provvedimento organico e strutturale che sia in grado di indirizzare anche le scelte degli enti locali, che troppo spesso hanno eccessiva libertà di movimento in una materia tanto delicata. Alcune leggi regionali, ad esempio, somigliano più a condoni edilizi mascherati che a veri piani di rigenerazione urbana e contrasto alla cementificazione". 

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi