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23 Dicembre 2022

Eurizon: nel 2023 meno inflazione, meno crescita, più stabilità (Report)

di red

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Il 2023 si presenta come un anno di rientro dell’inflazione e di contemporaneo rallentamento economico. È quando emerge dal nuovo numero di 'The Globe", la pubblicazione mensile di Eurizon sulle view di investimento della Società.

Nello scenario di riferimento, secondo quanto riportato dalla pubblicazione, le Banche Centrali dovrebbero completare l’azione restrittiva nel primo trimestre e avere poi le mani libere, eventualmente tagliando i tassi, per contenere la frenata della crescita.

In tale contesto, i tassi governativi core offrono rendimenti a scadenza positivi e sarebbero supportati dalla moderazione dell’inflazione e della crescita. I mercati a spread presentano tassi interessanti, ma le componenti più rischiose potrebbero risultare volatili ad inizio anno, in attesa di valutare l’entità del rallentamento ciclico. Considerazioni simili valgono per i mercati azionari, il cui rendimento atteso è positivo sull’anno, in un contesto volatile.

Due gli scenari di rischio da monitorare. Un rallentamento macro più forte del previsto prolungherebbe la volatilità delle attività di rischio, ma sosterrebbe i mercati obbligazionari core. Al contrario, la persistenza oltre le attese dell’inflazione, indurrebbe Fed e BCE a prolungare la restrizione monetaria oltre i livelli previsti nello scenario centrale.

La Cina potrebbe risultare in controtendenza macro. Mentre vi è ampio consenso che in USA ed Eurozona la crescita rallenterà, la Cina ha già segnato un forte rallentamento nel 2022 e potrebbe recuperare un tasso di crescita più vicino agli obiettivi di medio termine.

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