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28 Febbraio 2020

Vaticano: Galantino (Apsa), pagati più 9 mln tasse immobili in 2019

di G.I.

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Nel 2019 l'Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica (Apsa) che gestisce gli immobili intestati direttamente alla Santa Sede ha pagato "5.750.000 euro di Imu e 354.000 euro di Tasi, versati per oltre il 90% al Comune di Roma, dove gli immobili si trovano. Se aggiungiamo 3.200.000 euro di Ires, arriviamo a un totale di oltre 9.300.000 euro". Lo ha affermato monsignor Nunzio Galantino, presidente Apsa, nel numero del mensile 'Vita pastorale' di marzo anticipato dal Sir. "Non proprio una bazzecola - ha sottolineato Galantino -, tenuto conto che queste somme si riferiscono soltanto alla parte di beni amministrati dall'Apsa. A queste somme va aggiunto quanto, con gli stessi criteri, pagano la Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, il Vicariato di Roma, la Cei, gli Ordini e le Congregazioni religiose".


"La maggior parte degli immobili della Chiesa cattolica è composta da chiese, che non rendono nulla e per le quali bisogna, invece, sostenere elevati costi di manutenzione", ha continuato Galantino a proposito del "mito della Chiesa che non paga le tasse sugli immobili". "Bisogna ribadire che sugli immobili dati in affitto, quelli cioè che rendono davvero - ha aggiunto - da sempre le imposte vengono pagate senza sconti o riduzioni".

Ricordando le polemiche alimentate in passato perchè l'Ici prevedeva l'esenzione per gli immobili degli enti senza scopo di lucro, integralmente utilizzati per finalità socialmente rilevanti, monsignor Galantino ha evidenziato che "questo tipo di esenzione non riguarda solo gli enti appartenenti alla Chiesa cattolica". Ma ne hanno "sempre beneficiato e beneficiano tutte le altre Confessioni religiose, tutti i partiti, tutti i sindacati e tutte le realtà che realizzano le condizioni previste dalla legge". 
 

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