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26 Giugno 2019

Stadio Roma: pm chiede archiviazione per la Raggi

di G.I.

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L'ulteriore supplemento di indagine chiesta dal gip nell'aprile scorso non ha modificato il quadro probatorio. Per questo la Procura di Roma ha firmato una nuova richiesta di archiviazione per la sindaca Virginia Raggi, indagata per abuso d'ufficio in uno dei filoni della maxinchiesta sul nuovo stadio della Roma. Il giudice Costantino De Robbio, nel respingere la richiesta di archiviazione, aveva sollecitato il pm Elena Neri, titolare dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, a proseguire per altri tre mesi l'attività istruttoria disponendo una serie di audizioni di persone informate sui fatti tra cui anche i due consiglieri del IX municipio, Paolo Barros e Paolo Mancuso (quest'ultimo ex presidente della Commissione urbanistica del municipio), entrambi ex degli M5S. L'attività svolta in queste settimane non ha sostanzialmente mutato il quadro al punto che i pm hanno ribadito la richiesta di archiviare la posizione della sindaca.

La Raggi era finita nel registro degli indagati dopo un esposto presentato dall'architetto, Francesco Sanvitto, per conto dell'associazione Tavolo della libera urbanistica. L'esposto era relativo alle procedure con le quali il Comune ha scelto di pubblicare il progetto per il nuovo stadio della Roma, approvato dalla Regione Lazio nella Conferenza dei Servizi, prima di farlo approvare dal Consiglio Comunale. Il rivolo di indagine che coinvolge la sindaca rappresenta solo uno dei filoni dell'inchiesta sul nuovo stadio. Per quello principale sono già davanti al gup quattordici persone tra cui l'imprenditore Luca Parnasi, Adriano Palozzi, ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di Forza Italia, Michele Civita, consigliere regionale del Pd, il soprintendente ai beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti e Davide Bordoni e consigliere comunale di Forza Italia per la vicenda sul nuovo stadio della Roma. Per loro processo è stato aggiornato ai primi di luglio dopo che De Robbio ha dichiarato la sua incompatibilità in quanto nell'ambito dell'attività di indagine ha firmato un decreto di intercettazione.

Nei confronti degli imputati i reati contestanti, a seconda delle posizioni, sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e finanziamento illecito. Infine il terzo filone è quello che coinvolge l'ex presidente dell'Assemblea capitolina, Marcello De Vito in carcere dal 20 marzo scorso per l'accusa di corruzione. Nell'indagine coinvolti imprenditori e professionisti e l'attività di pm riguarda, oltre alle procedure connesse alla realizzazione del nuovo impianto, anche la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell'area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. 

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