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20 Aprile 2015

Sospensione rate mutui: il 18,6% delle richieste arriva dall'edilizia

di P.R.

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Il patto siglato dall’Associazione bancaria italiana (Abi) con le diverse associazioni d’impresa - denominato Accordo per il credito 2013 e poi rinnovato con l’Accordo per il credito 2015 (che resterà in vigore fino a fine dicembre 2017) - ha permesso alle imprese – da ottobre 2013 a febbraio 2015, in base agli ultimi dati disponibili – di presentare un totale di 40.776 domande di sospensione per il pagamento delle rate dei mutui.

Il controvalore complessivo di debito residuo è stato di 14 mld di euro e ha permesso alle imprese di avere una maggiore liquidità a disposizione, pari a 1,7 mld di euro.

Se si guardano i dati relativi alle diverse attività imprenditoriali si rileva che il 18,6% delle imprese che hanno presentato domanda di sospensione appartiene al settore edilizia e opere pubbliche.

Il nuovo accordo sul credito inoltre permetterà di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di questo strumento negli anni passati, con l’esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei due anni precedenti.

Per quanto riguarda il credito alle Pmi, l’Associazione bancaria italiana sottolinea gli effetti positivi dello strumento Progetti investimenti Italia, attivato nel 2012 per favorire la crescita degli investimenti delle imprese e poi rinnovato con l’Accordo per il credito 2015.

Alla fine di febbraio 2015 erano state accolte 18.701 domande di finanziamento per un controvalore erogato di 5,5 mld di euro su un plafond complessivo di 10 mld di euro, destinato alle Pmi in bonis per effettuare investimenti in beni materiali e immateriali strumentali all’attività d’impresa.

Nell’ambito dei finanziamenti erogati quelli di durata superiore ai tre anni sono pari al 73,1% e il 4,7% di tali finanziamenti sono riferiti alle imprese del settore edilizia e opere pubbliche.

L’utilizzo delle risorse messe a disposizione delle imprese è un segnale importante nella prospettiva di ripresa della domanda di credito per investimenti e per il rilancio economico dell’Italia.

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