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22 Luglio 2015

Sace: utile netto a 308 mln, portafoglio a 76 mld

di C.P.

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Il consiglio di amministrazione di Sace ha approvato i risultati al 30 giugno 2015.

In uno scenario caratterizzato da segnali di ripresa dell’economia e dai rischi connessi all’instabilità economica e politica di alcune aree, Sace conferma il suo ruolo a sostegno della competitività del Made in Italy.

I principali risultati consolidati del primo semestre 2015 mostrano un portafoglio di operazioni assicurate a 76,2 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto al 30 giugno 2014; un utile netto consolidato in crescita a 308 milioni di euro (+52%), grazie ai risultati positivi della gestione tecnica e finanziaria; premi lordi a 252,6 milioni di euro (+47%); sinistri a 136,2 milioni di euro, in netto calo (-42%).

Relativamente ai dati patrimoniali consolidati, le riserve tecniche si attestano a 2,3 miliardi di euro (+5%), mentre il patrimonio netto a 4,8 miliardi di euro, in calo del 10% principalmente per effetto della riduzione del capitale sociale di 799 milioni di euro perfezionata nel semestre in favore dell’azionista.

Fitch ha confermato il rating A- in occasione della prima emissione obbligazionaria subordinata perpetua da 500 milioni di euro, collocata con successo a gennaio.

da segnalare, nel semestre preso in considerazione, un’accelerazione delle attività a sostegno di export e internazionalizzazione, in linea con l’andamento delle esportazioni italiane che nei primi 5 mesi dell’anno hanno registrato una crescita del 4,1% (6% nei paesi non-UE).

Il portafoglio di operazioni assicurate da Sace in questo comparto è aumentato del 12% rispetto al 30 giugno 2014, con una crescita in tutte le geografie emergenti, in particolare in Africa sub-sahariana (+63%), Medio Oriente e Nord Africa (+8%) e Asia (+7%).

Oil & gas, crocieristico e infrastrutture si confermano i principali settori per esposizione (55,6% del portafoglio totale), mentre si rileva particolare dinamismo nella filiera dell’automotive e nella meccanica strumentale.

La performance delle singole linee di business conferma questo trend, con i volumi assicurati attraverso prodotti di credito all’esportazione in crescita del 15% rispetto al primo semestre 2014.

Una focalizzazione sull’export ha riguardato anche le attività di assicurazione del credito, strumento di protezione dei rischi di mancato pagamento per le imprese operanti nei beni di consumo, e le attività di factoring, tramite cui l’esportatore può trasformare i propri crediti in liquidità.

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