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14 Aprile 2015

Sace finanzia progetti in Azerbaigian per oltre 550 mln

di E. B.

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Dopo le numerose attività sostenute nell’ambito dell’edilizia e delle infrastrutture, dell’arredo e degli impianti produttivi Sace – società di servizi assicurativi del commercio estero – si prepara alla nuova missione del ministero dello Sviluppo economico in Azerbaigian.

La società intende finanziare nuovi progetti per oltre 550 mln di euro, confermando così la crescente attenzione verso un mercato a elevato potenziale di business sia per le imprese di dimensioni più grandi che per le Pmi.

Come ha affermato Giovanni Castellaneta, presidente di Sace: “Nel Paese ci sono allo studio nuove operazioni destinate a sostenere export e investimenti italiani. L’Azerbaigian e l’intera regione caucasica hanno un elevato potenziale e stanno diventando un bacino di domanda sempre più importante per merci, macchinari, impianti e know how made in Italy”.

Motore fondamentale di queste opportunità sono le abbondanti riserve energetiche di cui il Paese dispone, oltre alla collocazione geografica strategica e al contesto operativo piuttosto stabile, che fanno dell’Azerbaigian un mercato di riferimento per tutta la regione caucasica; sebbene l’economia abbia in parte risentito del calo dei prezzi del petrolio, elemento di cui il Paese dispone in buona misura.

L’Italia è il maggior partner commerciale dell’Azerbaigian per l’acquisto di greggio, ma oltre ai giacimenti petroliferi importanti prospettive derivano dal possibile sfruttamento dei giacimenti gasieri come quello di Shah Deniz, che potrebbe diventare la maggior fonte di approvvigionamento di questo elemento per l’Europa attraverso il progetto Trans adriatic pipeline (Tap).

Anche l’export italiano dimostra l’importanza di questo Paese, nel 2014 infatti ha raggiunto i 600 mln di euro soprattutto nei comparti della meccanica strumentale (tecnologie e impianti oil&gas) ma anche nei settori tradizionali del made in Italy come l’arredamento o il tessile&abbigliamento.

In prospettiva però, le migliori opportunità per l’Italia arriveranno dalle vendite nei settori agricolo e delle infrastrutture per i quali sono previsti importanti investimenti: come ad esempio nei trasporti urbani, con la metropolitana di Baku, e ferroviari; nelle infrastrutture sanitarie o per il trattamento delle acque e del suolo.

Nello specifico gli interventi di Sace nella regione caucasica hanno riguardato le forniture italiane con le controparti azere, che hanno visto protagoniste soprattutto le piccole e medie imprese ma anche i grandi gruppi industriali nell’ambito delle tecnologie per lo sfruttamento del petrolio e del gas (una linea di credito da 400 mln di euro per forniture a 50 imprese italiane per il progetto della raffineria STAR in Turchia) o per i macchinari per il legno ( 800mila euro per la fornitura di un impianto per la lavorazione del legno commissionata a SCM Group, gruppo industriale romagnolo che si occupa di soluzioni tecnologicamente avanzate per la lavorazione del legno e altri materiali).

Ulteriori interventi hanno riguardato la filiera dell’agro-food come ad esempio progetti relativi a macchinari agricoli (ha ad esempio assicurato una fornitura di macchine agricole, del valore di 6,1 mln di euro, commissionata a Nardi, Pmi umbra, e ha garantito una linea di credito da 5 mln di euro per lo sviluppo delle attività internazionali di Maschio Gaspardo, azienda padovana per la produzione di attrezzature agricole), quelli per il settore enologico (come il sostegno per complessivi 135mila euro dell’azienda friulana Gortani per la vendita di serbatoi in acciaio) o, ancora, per la Gdo (ha infatti assicurato l’azienda Arneg che ha concluso un contratto del valore di 280mila euro per la fornitura di attrezzature). Infine ha assicurato per 70mila euro forniture di macchine etichettatrici commissionate a Sysmec, una Pmi mantovana che fabbrica macchinari per confezionamento ed etichettatura.

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