Il 17 febbraio 2016, le quattro città rimaste in lizza (Roma, Parigi, Los Angeles e Budapest) per le Olimpiadi del 2024 sveleranno la prima parte del Piano per i Giochi su richiesta dal Comitato Olimpionico Internazionale per l’assegnazione. Per quanto riguarda la nostra Capitale le idee sono ormai chiare sul fronte dello sport mentre ancora ci sono diverse incertezze sulle infrastrutture. Aspetto sul quale sarà necessario aspettare l’estate e il nuovo Sindaco. Il budget previsto è di 6,7 miliardi di euro: molto basso rispetto al passato (ma in linea con Parigi).
Inevitabilmente la parte del leone sarà affidata ai luoghi storici della città che faranno da cornice ai Giochi. D’altronde chi potrebbe mettere in campo qualcosa di più spettacolare di una sfilata di atleti nel Colosseo? Invece i problemi sorgono sul fronte interno. Infrastrutture ed efficienza sì, ma anche politica. Sul primo tema, la Roma di oggi non suscita certamente applausi, ma le decisioni, come detto, devono aspettare il nuovo inquilino del Campidoglio. Ad esempio bisognerà scegliere quale soluzione adottare per Tor Vergata, dove sorgerebbe secondo quanto si legge su Repubblica, il villaggio olimpionico: prolungare la linea A o la C da Anagnina? Anche se la seconda è più vicina è necessario quantificare i costi. E ancora, il Flaminio: ora è in stato di abbandono, andrà riqualificato. Le ipotesi di spesa sono parecchio diverse: per i periti del tribunale il costo è intorno ai 6 milioni, gli uffici tecnici del Comune invece ne prevedono 12-15.
Sul fronte politico c’è chi spinge per un referendum, anche se il consiglio comunale e il parlamento hanno già detto sì ai Giochi. E di questo Luca Cordero di Montezemolo E Giovanni Malagò si fanno forti. Tuttavia il Cio non chiede un referendum, ma chiede che da parte dei cittadini ci sia interesse ad organizzare un'Olimpiade. Forse molti romani cambieranno idea dopo i numeri esposti domani. In arrivo ci sarebbero 188 mila posti di lavoro, un Pil più alto di 1-2 punti e il miglioramento (obbligato) della viabilità cittadina. I Giochi sono quindi una grande opportunità per la Capitale, così come Expo lo è stata per Milano. Sarebbe il caso di serrare i ranghi e coglierla.
