Ultime notizie

10 Marzo 2016

Prelios va sul mattone bancario

di red

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Nei bilanci delle banche italiane ci sono asset di cui il mercato si dimentica spesso: le garanzie immobiliari. Prelios avrebbe deciso di sfruttare questo patrimonio con un progetto ancora in fase preliminare, ma tale da riscuotere già un certo interesse tra le potenziali controparti. Il nome è Restart.

Il gruppo guidato da Sergio Iasi, si legge su MF, potrebbe dare vita a un fondo immobiliare chiuso che rilevi per cassa dalle banche consistenti pacchetti di immobili in garanzia. Ovviamente dovrà trattarsi di immobili off market, cioè non ancora finiti in procedura concorsuale. Al momento sarebbero in corso contatti con una decina di istituti di varia tipologia e dimensione, da quelli di dimensione regionale ai big del settore. Anche perché, se è vero che negli ultimi anni gli istituti più grandi si sono attrezzati per ottimizzare la gestione dei portafogli immobiliari, non sempre i risultati sono stati all'altezza delle aspettative. Tanto più, per l'appunto, che quella messo sul piatto da Prelios non sarebbe una gestione, bensì una cessione liquidata per cassa.

Anche sul tipo di immobili in esame non ci sarebbero paletti stringenti: si andrebbe infatti dal residenziale al commerciale, dal direzionale al turistico, purché appunto i portafogli non siano ancora stati coinvolti in una procedura concorsuale.

Massima elasticità anche sulle esposizioni garantite, che potranno andare dagli scaduti alle sofferenze passando attraverso tutte le categorie del deteriorato.

Il progetto insomma sta prendendo forma a poco a poco, anche se occorrerà probabilmente ancora qualche mese prima di arrivare al closing. È comunque possibile che l'operazione vada in porto a cavallo tra il primo e il secondo semestre, visto che nel settore si sta registrando già un certo interesse per l'architettura definita finora da Prelios.

Nei mesi scorsi peraltro il gruppo milanese ha messo in campo un'altra operazione rivolta alla gestione del credito deteriorato da parte del comparto bancario. A gennaio è stata infatti presentata una piattaforma aperta multioriginator per la cartolarizzazione dei crediti in sofferenza. Il progetto, messo in campo da Prelios Credit Servicing e Banca Akros, permette infatti agli istituti più piccoli di cedere portafogli di crediti di ridotta dimensione, che non avrebbero una massa sufficiente per suscitare l'interesse degli investitori internazionali. Alle banche medio-grandi il progetto offre invece la possibilità di dismettere crediti beneficiando della struttura finanziaria della piattaforma e della diversificazione di portafoglio insita nella struttura multicedente.

Per il momento la piattaforma conta l'adesione di sei banche (tra cui Bpm, Banca di Credito Popolare, Banca di Piacenza, Cassa di Risparmio di San Miniato e Banca Valsabbina), ma ci sarebbero già richieste da parte di altri soggetti e la capienza massima può arrivare fino a cinque miliardi di valore nominale.

Il settore dei crediti deteriorati è insomma in effervescenza e nelle prossime settimane si potrebbero conoscere i dettagli di altre operazioni. In particolare, sembra che alcuni istituti abbiano messo in cantiere cessioni di non performing loan ricorrendo alla garanzia statale prevista dai recenti provvedimenti governativi.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi