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25 Maggio 2018

Nuovo protagonismo dell'immobiliare (video)

di Luigi dell'Olio, Monitorimmobiliare

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Nella settimana che precede RE ITALY (5-6 giugno) abbiamo incontrato

Antonio Belvedere (AB) e Guido Inzaghi (GI) dello studio Belvedere Inzaghi & Partners per parlare del nuovo studio e degli scenari di mercato

La casa immobiliare italiana si arricchisce di un nuovo soggetto, lo studio legale Bip, cioè Belvedere, Inzaghi e partners, che vuole unire tradizione e innovazione. Un nuovo soggetto che parla esclusivamente di immobiliare. Lascio a voi la parola per presentare i punti salienti dello studio, del vostro progetto, anche alla luce di quello che accade nel mercato…

GI: Questa iniziativa è nata sotto i migliori auspici: siamo partiti nel momento in cui l’immobiliare a Milano si trova a vivere un trend positivo. Siamo un’associazione professionale nuova, ma con radici profonde. Siamo partiti da zero e abbiamo comunicato qualcosa: siamo passati da 18 a 24 professionisti, ci sono partner specializzati in diverse aree dell’immobiliare. L’obiettivo iniziale è di un fatturato di 4,5 milioni di euro. Dopo il primo trimestre, è verosimile che il risultato finale sia più vicino ai 6 milioni. Entro l’anno vorremmo aprire una sede anche su Roma per seguire l’altra grande piazza italiana.

Quali sono i piani di sviluppo dello studio?

AB: Vogliamo essere un punto di riferimento per gli investitori italiani e internazionali sia sul fronte dello sviluppo delle iniziative, sia degli investimenti. Con Inzaghi siamo molto complementari, per cui mi sento ottimista. Per altro in questo periodo il contesto è molto interessante a Milano e non vediamo rallentamenti a breve.

Quali operazioni state seguendo?

GI: Stiamo lavorando sugli scali milanesi, su Santa Giulia e su alcune iniziative di trasformazione immobiliare, in quest’ultimo caso non solo a Milano, ma anche a Roma. Sono tutti investimenti di lungo periodo ed è per questo che siamo convinti che il buon andamento attuale del mercato sia destinato a durare. Seguiamo anche dei progetti di appaltistica pubblica e privata, nonché nell’ambito della logistica e della residenza evoluta. Seguiamo non solo l’assistenza alla trasformazione, ma tutta la parte contrattuale.

Come cambiano le operazioni di sviluppo immobiliare?

AB: Dal punto di vista degli investitori internazionali si è molto attenuata la percezione del rischio Italia. A Milano, inoltre, ci sono regole più chiare rispetto al passato e questo rende più sereni gli investitori, che ragionano sempre sul lungo termine.



Questo articolo, con la videointerviste, è presente su REview di questa settimana. Leggi gratuitamente il numero completo!

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi