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27 Ottobre 2020

NPL: DoValue apre la commissione parlamentare

di red

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"Misure fiscali per favorire la piena cancellazione dai bilanci bancari delle posizioni deteriorate" è il giudizio della presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sulle banche, Carla Ruocco, dopo l'avvio del ciclo di audizioni degli operatori del mercato degli Npl. “L'audizione conferma la necessità di rivedere a livello comunitario la regolamentazione in materia di sofferenze e incagli anche alla luce dello scenario peggiore stimato dalla Bce che ha quantificato in 1.400 miliardi le nuove sofferenze per le banche europee". Secondo Ruocco bisogna poi incentivare a livello nazionale, anche attraverso la costituzione di una bad bank pubblica, soluzioni di mercato volte a favorire la piena cancellazione dai bilanci degli npl e il ritorno in bonis di famiglie e imprese anche attraverso l'erogazione di nuova finanza”.

Nella prima audizione la Commissione ha ascoltato Andrea Mangoni, a capo di doValue.

“Il mercato dei crediti deteriorati è cambiato molto negli ultimi anni e le banche hanno imparato a vendere i loro crediti spuntando prezzi decisamente superiori rispetto al biennio 2015-2017 ha detto il manager precisando che quest'anno si arriva a spuntare il 40-45% per gli Npl invece per gli Utp, ossia per crediti ancora 'vivi', si arriva anche al 50%”.

Il top manager di doValue in audizione (come riporta Radiocor) spiega che "tre anni fa questi prezzi erano impensabili". Mangoni spiega a deputati e senatori della Commissione d'inchiesta sulle banche che la sua società non acquista i crediti deteriorati e quindi ha una "visione indiretta" dei prezzi delle transazioni nelle cessioni di deteriorati. "Noi supportiamo gli investitori che quei prezzi propongono" alle banche che vendono. Gli acquirenti sono fondi specializzati o veicoli di cartolarizzazione. "Abbiamo esperienza, in parte grazie alle Gacs, e grazie al fatto che il mercato ha fatto il suo lavoro". Quando è scoppiato il problema dei deteriorati, a fine 2015, ci si è trovati davanti a "un mercato del compratore, con le banche in difficoltà non preparate ad affrontare cessioni complesse e di ammontare significativo con un potere contrattuale degli acquirenti che era quindi molto forte". Poi lo scenario è cambiato e le garanzie pubbliche gacs "hanno portato un sollievo importante ai bilanci delle banche".

Nell'audizione Mangoni ha dato anche un'indicazione su uno dei suoi maggiori clienti italiani, UniCredit. Il contratto di gestione dei deteriorati vigente con la banca di piazza Gae Aulenti scadrà nel 2025 ha rivelato il manager doValue. 

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