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27 Aprile 2023

Milano, Fs Sistemi Urbani: al via bando per vendita ex scali Farini e San Cristoforo

di red

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Prosegue il progetto di rigenerazione urbana sugli ex scali ferroviari di Farini e San Cristoforo a Milano con il lancio, da parte di Fs Sistemi Urbani, della procedura di vendita delle aree (360mila mq di superficie lorda). 

Lo scalo Farini, con circa 45 ettari nei pressi della stazione di Porta Garibaldi e Porta Nuova, è il principale tra i sette ex scali ferroviari inseriti nel processo di riqualificazione oggetto dell'Accordo di programma sottoscritto nel 2017 dal Comune di Milano, la Regione Lombardia e il gruppo Fs Italiane. Nell'operazione che interessa Scalo Farini, Mediobanca è advisor di Fs Sistemi Urbani. 

“Si tratta - spiegano dalle Fs - di un traguardo importante per il progetto di ricucitura urbana delle aree non più funzionali all'esercizio ferroviario. E attraverso le plusvalenze, che verranno generate dalla dismissione di questi asset, sarà possibile finanziare il potenziamento delle infrastrutture della Circle Line di Milano”.

“Le fasi di vendita sono tre, partiamo subito a maggio e, se tutto va bene, entro la fine dell'anno avremo l'operatore, ma a oggi non c'è una stima di incasso, perchè i valori di mercato stanno cambiando”. Così l'amministratore delegato di Fs Sistemi Urbani, Umberto Lebruto, a margine della presentazione della procedura di vendita degli ex scali ferroviari di Farini e San Cristoforo a Milano, a chi gli chiedeva quanto il gruppo valutasse la vendita delle aree.

“Quattro scali ferroviari li abbiamo già venduti - prosegue Lebruto - Farini è il tassello più grande che abbiamo. Un tassello urbanistico, oggi vuoto, da riempire facendo crescere i quartieri limitrofi e cercando di ricucire quella ferita storica rappresentata dalla ferrovia qui in Farini e più del 65% dell'area territoriale sarà destinata a verde pubblico”.

Quanto al possibile incasso per Fs, Lebruto non fa stime ma ricorda che l'ex scalo di Porta Romana, venduto e rogitato l'anno scorso, è stato aggiudicato a più di 1.000 euro al mq (rispetto al valore della superficie lorda a pavimento). 

“L'obiettivo - continua Lebruto - è cercare di vendere in maniera equilibrata rispetto al mercato ma di vendere bene, perchè i soldi che vengono nelle casse di Ferrovie da questa vendita rappresentano un tesoretto da investire su opere di infrastruttura ferroviaria a Milano. L'accordo sottoscritto prevede infatti 50 milioni di opere per la realizzazione della Circle Line della città e tutto ciò che facciamo oltre 50 milioni di plusvalenze, l'altro 50% sarà ancora destinato a infrastrutture ferroviarie a Milano.

Dal punto di vista tecnico-amministrativo, ci vuole qualche anno per ottenere un progetto esecutivo, poi bisogna bonificare i terreni e spostare una linea ferroviaria. Ci sono opere molto impattanti e i tempi sono ragionevolmente con un arco temporale dai 10 anni in su per avere chiavi in mano completato l'intero quartiere. Le opere potranno iniziare a essere realizzate tra qualche anno”.

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