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24 Dicembre 2019

Mediazione creditizia, Fimaa contro Ubi Banca e Ordine dei Commercialisti Bari

di G.I.

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Mediatori creditizi sul piede di guerra. Fimaa - Federazione italiana mediatori agenti d’affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia -  ha duramente replicato all'annuncio di UBI Banca e dell’Ordine dei Commercialisti di Bari che hanno annunciato di aver sottoscritto un accordo in forza del quale "UBI Banca su segnalazione dei Commercialisti iscritti all’Ordine, riceverà tramite un canale dedicato le richieste di servizi e prodotti bancari dalle Pmi…".

"Con una lettera indirizzata ai predetti soggetti - spiega Fimaa - nonché all’Ufficio di Vigilanza di Banca d’Italia e all’OAM, Fimaa ha ricordato a tutte le predetti parti come l’attività di  messa in contatto, anche attraverso attività di consulenza, di  banche o intermediari finanziari con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma sia riservata per legge, ex art. 128 sexies TUB, ai mediatori creditizi, e che chiunque eserciti professionalmente nei confronti del pubblico l'attività di mediazione creditizia senza essere iscritto nell'elenco tenuto dall’OAM è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e con la multa da euro 2.065 a euro 10.329 (art. 140 bis TUB).

L’attività di ‘segnalazione’ - prosegue l'associazione - è equiparabile all’attività di messa in contatto, ossia all’attività di mediazione e probabilmente questa disciplina non è stata ben esaminata dai diretti interessati posto che nel comunicato stampa gli stessi, ossia UBI Banca e l’Ordine dei Commercialisti di Bari, hanno addirittura puntualizzato che ‘Il protocollo, quindi, pone il commercialista come intermediario e facilitatore del rapporto tra la banca e le piccole e medie imprese…’, ossia proprio il contenuto dell’attività che la legge riserva in via esclusiva a quei soggetti in possesso di specifici e rigorosi requisiti di onorabilità e professionalità e che devono essere iscritti nell’Elenco tenuto dall’OAM, ovvero ai mediatori creditizi".

Santino Taverna, presidente Nazionale  Fimaa:“Il rispetto delle regole deve essere alla base dell’operare di tutti, e ciò non solo per l’interesse dei nostri associati, ma per l’interesse stesso del mercato.  ‘Legalità ci piace’ è da sempre uno slogan Confcommercio-Imprese per l’Italia a cui Fimaa aderisce”.

Fimaa infine precisa che vigilerà costantemente sul rispetto della  disciplina di settore, e che segnalerà alle competenti autorità tutti i casi in cui verrà a conoscenza che la Pmi sia stata presentata alla banca da un commercialista, ovvero tutti quei casi in cui la Pmi che accede alla richiesta di  finanziamento non sia già una cliente della banca, rimettendo ovviamente alla valutazione delle medesime autorità il rispetto, nei singoli casi, della disciplina di settore.

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