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28 Gennaio 2016

Mazzocco: Real Estate al bivio, non sprecare occasione

di Enrico Casadei

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Aldo Mazzocco, presidente di Assoimmobiliare e da poche ore Chief RE Officer della Cassa Depositi e Prestiti, in occasione del Re Italy Winter Forum 2016 organizzato da MonitorImmobiliare, ha lanciato un avvertimento per l’anno che abbiamo davanti: l’Italia non deve sprecare la congiuntura positiva e ridare vita a un settore, quello immobiliare, ancora ancorato a logiche del passato.

Il Real Estate italiano, che rappresenta il 18% circa del Pil nazionale e garantisce occupazione diffusa a una larga fetta della filiera dei servizi, deve sfruttare, ha detto infatti Mazzocco, "l'allineamento favorevole di volontà del Governo, il rinnovato interesse da parte degli investitori internazionali e di un'innegabile necessità del Paese; se non ci riuscirà, sarà una colossale occasione sprecata". Anche perché, ci ha tenuto a chiarire il nuovo numero uno del braccio immobiliare della Cdp, “se il Paese non si muove di concerto, la Cassa da sola non ce la farà”.

In Italia, secondo Mazzocco, c’è una vera e propria carenza strutturale di un prodotto adeguato alle richieste dei grandi player esteri, il cui rinnovato interesse per gli asset italiani rappresenta una delle leve principali di un possibile rilancio del comparto. "Non abbiamo prodotti da offrire e non ci sono ancora portafogli omogenei. Scambiare cinque grattacieli a Milano e due hotel a Roma, non è Real Estate”, ha sottolineato.

In passato il business del mattone era facile grazie all’inflazione, ma oggi con una stagnazione dei prezzi non è più possibile. A questo deve aggiungersi l’euro, ovvero la moneta più forte del mondo, che poi non sarebbe altro, sempre secondo Mazzocco, che un “deutsche mark camuffato” e gli operatori sono “costretti a concentrarci sul net yield, giocare sull’efficienza e sulla filiera". L'obiettivo, quindi, deve essere "creare un prodotto immobiliare che fornisca redditività in modo da riuscire ad attrarre capitali: troppo spesso in passato", ha riconosciuto il numero uno di Assoimmobiliare; "li abbiamo attirati e poi mandati via con le ossa rotte: quello che dobbiamo fare nei loro confronti, a livello di Paese, è fornire dividendi e restituire il capitale che viene investito”. Ma oggi “manca ancora un’offerta qualificata e cultura”. 

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