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3 Febbraio 2016

Lucca, Hotel Universo venduto all'asta per 4,65 mln

di red

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Dai Marcucci ai Marcucci. Da un ramo della famiglia all’altro. Fino ad arrivare a un vero e proprio matrimonio sotto il segno della Marriott, il gigante americano degli hotel di lusso che dopo il Ciocco aggiunge alla sua corona anche il diamante dell’Universo, lo storico tre stelle di piazza del Giglio.

È andata a finire così – si legge su iltirreno.gelocal.it - la partita giocata intorno a un edificio affascinante, dalla grande storia ma da un passato prossimo non splendente. L’albergo è stato venduto per 4,65 milioni di euro all’asta giudiziaria curata dalla commercialista Sara Nardini di Castelnuovo Garfagnana, liquidatore della società Profilo Toscana. Quest’ultima era posseduta da Maria Cristina e Luigi Marcucci, cugini di Marialina, Paolo e Andrea, a loro volta figli di Guelfo, fondatore dell’impero farmaceutico di Castelvecchio Pascoli.

Ed è proprio la Sestant, la finanziaria che fa capo ai figli di Guelfo Marcucci e che ha anche la maggioranza di Kedrion, a essere protagonista dell’acquisizione dell’Universo. L’offerta è infatti arrivata dalla società “Universo real estate” costituita a giugno scorso dai soci - in parti uguali - Sestant e Shaner Italia. Quest’ultima società è la “versione tricolore” del gruppo americano Shaner, che in tutto il mondo gestisce molti hotel a marchio Marriott, fra i quali (in collaborazione con i Marcucci) il Ciocco. Marcucci e Shaner hanno battuto la concorrenza di una cordata di imprenditori arrivati dall’Estonia con un’offerta di 4.200.000 euro (pari alla base d’asta) che - a quanto sembra - più che a un’albergo erano interessati a uno svincolo che permettesse loro di ricavare appartamenti di lusso nell’edificio di piazza del Giglio.

L’assegnazione alla “Universo real estate” è, per il momento, provvisoria. Ci saranno dieci giorni di tempo per presentare eventuali ricorsi, sui quali potrebbe essere chiamato a decidere il tribunale. Se, alla fine, la procedura “premierà” Marcucci e Shaner, si realizzerà un inedito connubio fra la più importante struttura della Valle del Serchio e quello che è senza dubbio l’albergo più affascinante del centro di Lucca.

Un hotel che tuttavia ha bisogno di interventi molto, molto importanti sia dal punto di vista del restauro che da quello dell’adattamento strutturale degno di un albergo di alta gamma. Non a caso la previsione è di un investimento di sette milioni di euro entro la fine del 2017.

L’Universo aveva cominciato ad avere problemi di tenuta economica nel corso degli ultimi anni. E, a maggio dello scorso anno, era stata chiesta l’ammissione al concordato preventivo. E proprio nel ricorso depositato in tribunale si ricordava che l’albergo aveva avuto nel 2014 un momento di crisi particolarmente acuto, subendo “pesantemente e in maniera repentina gli effetti della grave crisi mondiale, finanziaria ed economica, risentendo della congiuntura economica e dell’irrigidimento nell’erogazione delle risorse finanziarie da parte del sistema bancario, accompagnate da progressivo peggioramento delle condizioni applicate per la concessione del credito e al venir meno del flusso di clientela abituale”.

In sintesi, meno clienti e banche che stringono i cordoni della borsa. Il bilancio del 2014 si è chiuso con una differenza fra entrate e uscite di 135 mila euro, con un miglioramento (dovuto soprattutto al taglio dei costi dei servizi) rispetto al precedente 2013, dove il rosso era stato di oltre 600 mila euro. Alla fine, tuttavia, la perdita di esercizio è arrivata a oltre cinque milioni di euro, a causa della svalutazione (mediante perizia) proprio dell’immobile che ospita la struttura ricettiva. A complicare la situazione, un’istanza di fallimento da parte della Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, che fa parte del gruppo di Banca Intesa depositata nel 2014 così come una procedura esecutiva immobiliare. Per di più, era stato emesso dal tribunale di Prato un decreto ingiuntivo al quale la società ha annunciato di voler fare opposizione. Situazione finanziaria complicatissima, dunque, che ha portato alla decisione di vendere il grande immobile che, oltre all’albergo, ospita anche un ristorante con affaccio su piazza Napoleone.

Nei prossimi giorni la nuova proprietà dovrebbe dare il via ai primi sopralluoghi nell’hotel, per mettere a punto i lavori da fare e cominciare, dunque, con le opere di restauro. Se la procedura di vendita andrà a buon fine, i prossimi due anni saranno dedicati probabilmente ai cantieri. In attesa, per il 2018, di vedere la riapertura dell’albergo sotto l’insegna Marriott.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi