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27 Novembre 2020

Lontano dal Covid i prezzi immobiliari salgono

di Carlo Nicotera

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Era una tendenza in pieno sviluppo, ma sembra che il Covid ne abbia accelerato i processi portando al rialzo il mercato immobiliare (affitto e acquisto) dell'immediato circondario delle grandi città, in un raggio di 80 chilometri dai centri storici.
La tendenza era quella di spostarsi in case più grandi, a prezzi più accessibili e in contesti con migliori servizi: dalla pulizia delle strade ai mezzi di trasporto, alle scuole accessibili magari a piedi, per finire al ristorante più familiare e al bar dove chiedere il solito scambiando sorrisi, battute e magari una partita a scacchi o a carte con i vicini del quartiere. Roba antica, insomma, ma tutta da riscoprire.
 
Poi ci si è messo il Covid, e le istanze si sono allargate anche a case monofamiliari, magari con giardino o terrazza vivibile, magari anche fuori mano ma non troppo. 
 
Strutture capaci di tenere i cari fuori dalla spirale dei contagi, degli assembramenti, dell'obbligo di incrociarsi in un ascensore o un androne troppo piccolo. Così per chi ha opportunità e mezzi, e è iniziata la caccia a un nuovo stile di vita.
Certo, in Italia non è facile trovare hinterland armonici, banlieue poco violente o smart-condomini integrati con molta facilità, ma si sa che la domanda crea il mercato, mentre nel frattempo è iniziata la caccia subito dopo la fine del primo lockdown che, invece - spiega Fabiana Megliola di Tecnocasa, nel primo semestre 2020 aveva portato ad una contrazione delle compravendite del 21,8% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le priorità sono in genere spazio da una parte e collegamenti quanto più agevoli con i capoluoghi. E i prezzi hanno iniziato a salire, perché il trend non si fermerà con la fine dell'epidemia.

Nuova vita per l'Immobiliare di provincia, dunque: Pavia e Como invece di Milano; Lucca, Pisa, Siena e i loro dintorni invece di Firenze; Velletri, Genzano, Ariccia, Albano intorno a Roma; Caserta, Salerno, Pozzuoli e Avellino per fuggire da Napoli. 
I prezzi per ora sono allettanti. 

Parlando di case nuove o totalmente ristrutturate (e senza arrivare a quelli di pregio o gran lusso) secondo un'indagine dell'Ufficio Studi di Abitare.Co., a Pavia si va dai 1300 ai 2900 euro a metro quadro contro il range 2800/8000 di Milano. 
I colli romani offrono un range 1100/2600 contro i 2500/7000 di Roma; e - a seconda però delle zone - Avellino, Salerno, Caserta e Benevento (che però è più lontana) offrono opportunità tra i 1500 e i 4000 euro a metro quadro, contro cifre non dissimili a Napoli, però per case da ristrutturare o in contesti estremamente difficili da vivere.
Sempre parlando di Napoli e del suo hinterland che si estende a tutti i Comuni della costa flegrea e alla Costiera Sorrentina e Amalfitana, la volubilità del mercato è determinata anche da altri fattori. 
 
Il boom dei Bed & Breakfast, infatti, aveva azzerato di fatto la disponibilità di case da affittare. Ma ora, anche immaginando, ottimisticamente, una ripresa del movimento turistico a stretto giro su quei territori, la paura del Covid è un deterrente all'idea di un continuo cambio di ospiti/inquilini. 
 
E dunque il mercato degli affitti si è rimesso in moto. Ma essendo quelle zone anche di vacanza, gli affitti sono più onerosi della media, e le vendite a metro quadro sono alle stelle  con range medi degni di un centro città milanese.

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