Ultime notizie

5 Agosto 2015

Le vie dello shopping protagoniste degli investimenti retail in Europa

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

La crescita degli investimenti in immobili retail in area Europea ma fuori dai mercati dei Big 7 (Regno Unito, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia) in base ai nuovi dati comunicati da JLL, ha aiutato i volumi delle transazioni immobiliari a raggiungere 26 miliardi di euro nella prima metà del 2015, in aumento del 28% rispetto allo stesso periodo nel 2014.

"Nella prima metà di quest'anno mercati come la Finlandia, il Portogallo e la Repubblica Ceca hanno rappresentato una quota molto più elevata di transazioni totali rispetto alla prima metà del 2014 - dice Jeremy Eddy, International Director, Retail Capital Markets di JLL - con una significativa presenza nelle maggiori 10 transazioni dell'anno, almeno finora.

Questi mercati stanno avendo un impatto notevole sui volumi”.

La vendita per 770 milioni di euro del portafoglio Klepierre al REIT olandese Wereldhave è fino a questo momento il deal più importante del 2015.

A differenza del 2014, la prima metà del 2015 ha visto un numero limitato di mega-deal nella regione, con minori transazioni intorno a 1 miliardo di euro. 

Gli acquirenti, principalmente fondi, provengono da tutto il mondo, in particolare dagli Stati Uniti, con Blackstone in testa al gruppo.

Anche il Sud Africa inizia a segnalarsi importante fonte di capitali.

Non è solo il capitale quello che gli investitori richiedono.

"Gli investitori sono sempre più alla ricerca di modi alternativi per entrare nel mercato - spiega Eddy -.

Lo stanno facendo attraverso equity deals e attraverso fusioni e acquisizioni, ma molti altri sono ancora alla ricerca di equity partners e di competenti partners industriali per costituire joint venture.

Ci sono numerose joint venture e fondi, sostenuti da importanti equity investors internazionali che, con determinazione, cercano i giusti gestori e gli operatori più adatti con cui associarsi."

Per la seconda metà dell'anno previsti più 'trophy deal' riguardo l’high street retail. "I consumatori sono tornati ad apprezzare le high street – conclude Eddy -.

Queste posizioni stanno diventando sempre più dinamiche e questo sta aiutando ad investire, nelle giuste posizioni e garantiti da solidi retailers, per chi pensa ad un sicuro e sostenibile investimento a lungo termine.

Tuttavia, in Europa, c’è un numero molto limitato di location con queste caratteristiche.

Pontegadea, la società immobiliare del fondatore di Inditex Amancio Ortega ha, per questa ragione, concluso accordi con Primark riguardo ad Oxford Street a Londra e per Gran Vía a Madrid e possiamo aspettarci ulteriori partnership di questo tipo nel 2016".

“Le dinamiche Italiane sono leggermente diverse in termini di volumi e dimensioni degli asset – completa l'analisi Davide Dalmiglio, head of capital Markets di JLL Italia, facendo riferimento alla situazione di mercato nel nostro Paese - .

Tuttavia abbiamo in comune con gli altri paesi la tendenza ormai consolidata di una forte crescita del settore High Street, che via via inizia a diventare sempre più Istituzionale, meno “privato” e domestico rispetto agli anni passati.

Un importante indicatore come il capital value index ci dimostra come lungo un periodo di dieci anni (2005-2015) il settore retail HS abbia espresso valori e performance di gran lunga superiori a qualsiasi asset class immobiliare”.

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi