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18 Maggio 2018

La nuova stagione degli Npl (video)

di Luigi dell'Olio, Monitorimmobiliare

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L’andamento dello smaltimento di npl in Italia è incoraggiante. Si può sintetizzare così il giudizio del Fondo monetario internazionale, che ha promosso a pieni voti i passi in avanti compiuti per liberare i bilanci degli istituti di credito dalle tossine accumulate durante la lunga stagione della crisi.

“In Europa le sofferenze bancarie sono state ridotte in misura sostanziale dal picco del 2015, ma lo stock resta elevato in alcuni Paesi”, spiegano in un report gli esperti del Fmi. “In Irlanda, Italia e Spagna, il recente miglioramento delle vendite di non performing loans è incoraggiante.

Guardando all'Europa, anche se gli indicatori economici hanno cominciato a segnalare rallentamenti, gli indici "restano ad alti livelli" e la previsione è di una crescita economica “che resterà forte raggiungendo il 2,6% nel 2018 e nel 2019 calerà al 2,2%”.

Nella zona euro, il rapporto segnala che la crescita trimestrale è stata positiva negli ultimi 19 trimestri e che “la ripresa è largamente diffusa tra i Paesi e tra i settori con una interazione positiva tra creazione di posti di lavoro, consumi e investimenti”.

Intanto si preparano nuove cessioni di pacchetti di crediti deteriorati: BancoBpm ragiona su una cessione di circa 3,5 miliardi di euro e Iccrea poco sopra il miliardo. Merito anche della crescita di operatori specializzati nella gestione e nello smaltimento di questi crediti. Mentre alcuni istituti, dopo le grandi pulizie degli anni scorsi, oggi operano in maniera più scientifica, spesso gestendo assieme ai player specializzati le piattaforme di npl, in modo da minimizzare le perdite. Di questi temi abbiamo parlato con  Carlo Losco, amministratore delegato di Si Collection, società che ha un’esperienza trentennale nel settore.

Gli npl sono il tema caldo del momento. Come vi posizionate in questo mercato?

“La nostra è una società specializzata proprio negli npl. Per dieci anni abbiamo avuto come azionisti operatori istituzionali e in particolare i fondi Palamon e Idea Capital. Da dicembre il controllo è passato nelle mani di Alchemy Special Opportunities, che è proprio focalizzato su queste attività”.

Guardate anche al settore immobiliare?

“In questi anni la società ha acquisito molta esperienza nel comparto unsecured e ora stiamo valutando lo sviluppo di una business unit per gestire i crediti con annessa garanzia di tipo immobiliare. Le banche sono uno dei punti di riferimento per il nostro sviluppo e lo stesso vale per i fondi internazionali che entrano nel mercato italiano. In futuro vedremo sempre più operazioni su crediti con garanzie annesse”.

Mediamente quanto sono i valori delle operazioni rispetto al nominale?

“Non è possibile indicare dei numeri medi. Di certo c’è che il mercato sta crescendo in maniera importante e anche le valorizzazioni salgono rispetto a qualche anno fa. Per quanto ci riguarda siamo un servicer, non un investitore, e questo ci consente di avere una visione globale di quello che avviene sul mercato”.

Quanto alle Gacs, come mai non vi è stato il decollo atteso?

“Lo strumento resta molto forte e interessante dal punto di vista dei contenuti, ma indubbiamente non è facilmente applicabile”.



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