L'ecommerce fa ripartire la logistica (videointerviste)

L’esplosione del commercio online anche in Italia - che resta tuttavia a livello europeo un fanalino di coda - sta giocando un ruolo chiave nel cambio di passo dell'immobiliare logistico, un settore del real estate rimasto al palo per circa 6 anni e che ora sta riprendendo quota.

Se ne è parlato questa mattina nel corso del convegno Il futuro dell'immobiliare logistico in italia: la parola ai protagonisti organizzato da Scenari Immobiliari.

Quali indicazioni arrivano dunque da mercato e operatori?

Anzitutto la quantità di superficie scambiata: nel 2014 di poco superiore ai due milioni di mq, contro appena poco più di 1,8 milioni di mq del 2013.

Aumentano inoltre le esigenze di superfici più ampie da parte degli operatori - che ormai oscillano fra i 15mila e i 20mila mq (a fronte dei 3.500-7.500 del passato) - : gli immobili non sono più solo spazi di stoccaggio, ma si stanno progressivamente trasformando in anche in spazi di vendita, con livello qualitativo maggiore, più versatili e meglio posizionati lungo le principali direttrici di collegamento.

I dati presentati da Clara Garibello di Scenari Immobiliari hanno puntato i riflettori anche sulle caratteristiche della domanda, che è ormai prevalentemente di sostituzione, in funzione dell’aumentato fabbisogno di metrature a seguito dell’ampliamento dell’attività.

Tuttavia, l’offerta -  abbondante ma non adeguata - costituisce una seria incognita per lo sviluppo del mercato.

Altro rischio è quello ad una forte polarizzazione, sia in termini di qualità che di quotazioni di mercato.

In questo quadro, sebbene l’aumento della quantità di metri quadrati scambiati nel 2014 sia stato significativo (più 13,7 per cento), l’assorbimento è leggermente diminuito, dovuto al forte incremento dell’offerta (più 19 per cento).

Proprio l’offerta abbondante costituisce il maggior disequilibrio.

È in Lombardia che si concentra la quota più elevata di spazi ad uso logistica in Italia, con oltre 4,6 milioni di mq di superficie messa sul mercato, in vendita o in locazione.

Infine un occhio alle previsioni per il biennio in corso: positive ma prudenti.

Il fatturato dovrebbe aumentare del 2,5 per cento nel 2015 e del 3,7 nel 2016.

Anche le quotazioni dovrebbero concludere il lungo ciclo di discesa, per iniziare una lenta risalita.

Tra le zone a maggior potenziale di crescita dei prezzi medi di vendita Verona, che guida la classifica seguita da Milano e Genova.

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