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26 Giugno 2019

Pressione fiscale in aumento, ai massimi dal 2015 (Report)

di G.I.

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La pressione fiscale nel primo trimestre dell'anno è risultata del 38% del Pil, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma in calo rispetto al dato dell'ultimo trimestre 2018 che era del 48,8%. Lo comunica l'Istat.

Nel confronto con i primi tre mesi degli anni precedenti, il dato risulta il più elevato dal primo trimestre 2015.

Peggiora anche l'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in rapporto al Pil, che è stato pari al 4,1% (4,2% nello stesso trimestre del 2018 e 1,7% nell'ultimo trimestre 2018). Il saldo primario è risultato negativo, con un'incidenza sul Pil dell'1,3% (-0,9% nel primo trimestre del 2018). Il saldo corrente è stato anch'esso negativo, con un'incidenza sul Pil dell'1,6% (-1,5% nel primo trimestre del 2018). Il saldo primario registra il valore peggiore da inizio 2016.

Migliorano invece i dati sulle famiglie:  il potere d'acquisto è aumentato dello 0,9% nel primo trimestre del 2019, il primo aumento dopo due flessioni di fila. Un marcato recupero favorito anche dalla frenata dell'inflazione, e che però non si è tradotto in un aumento dei consumi, ma del risparmio, segno dell'incertezza delle prospettive dell'economia che si riflette sui comportamenti degli italiani. Infatti i consumi sono cresciuti in termini nominali dello 0,2%. Di conseguenza, la propensione al risparmio è stata pari all'8,4%, in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

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