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Il tasso fisso sotto il 2,50% spinge i nuovi mutui casa
di A.P.
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I dati sull’erogato mutui pubblicati dall’Associazione bancaria italiana (Abi) hanno aperto un nuovo scenario per le famiglie italiane che deriva anche dall’andamento dei tassi di interesse, alla base delle erogazioni di nuovi prestiti per l’acquisto dell’abitazione. A questa situazione di ripresa comunque graduale hanno contribuito anche gli interventi della Banca centrale europea (Bce), che hanno in sostanza azzerato il costo del denaro favorendo la ripresa delle erogazioni.
Roberto Anedda (foto), direttore marketing di Mutuionline.it, commentando i dati Abi ha affermato: “In passato i tassi variabili permettevano di avere un risparmio sui costi in base alla durata del mutuo. Adesso invece, con questo costo del denaro, lo scenario è molto diverso e con il tasso fisso sceso per la prima volta sotto il 2,50% anche per i mutui con durata più lunga, risulta conveniente anche un contratto di questo tipo perché permette di tenersi al riparo dal rischio di aumenti dell’importo della rata.
Fra fisso e variabile – ha continuato Anedda – la differenza è di circa un punto percentuale, perciò ad esempio su un mutuo standard da 120mila euro un aumento di un quarto di punto si traduce in un impatto dai 15 ai 18 euro sulla rata mensile”.
Le banche hanno quindi tutto l’interesse ad aumentare in modo progressivo la concessione di mutui casa alle famiglie anche per recuperare clientela in questa fase e anche per questo si registra una competizione che influisce sulla riduzione degli spread.
“In questo momento – ha aggiunto ancora Anedda, confermando quanto rilevato dall’Osservatorio sul mercato dei mutui della stessa Mutuionline.it e dal bollettino trimestrale Crif – la spinta principale per il mercato dei mutui arriva dalle surroghe, perché con il calo dei tassi si allarga la platea di chi trova conveniente sostituire il mutuo. Facendo due conti si può avere un risparmio notevole perché, ad esempio, chi ha acceso un mutuo nel 2011-2012 quando il tasso fisso era sopra il 6% può sostituirlo con un altro contratto a tasso fisso che pesa meno della metà. Infatti sui mutui di lunga durata con una surroga possono essere risparmiati fra i 30 e i 40mila euro”.
Ma il mercato dei mutui non è fatto solo dalle surroghe e infatti grazie ai nuovi movimenti del mercato immobiliare, dopo la grande riduzione dei volumi toccata fra il 2006-2007, è in crescita la componente di nuovi mutui per acquisto casa.
“Si sta tornando a una situazione di equilibrio di mercato, con una leggera crescita che dovrebbe garantire un investimento tranquillo nel lungo termine” ha concluso Anedda.
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: Lendlease: MIND continua a crescere con i cantieri di WestGat
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