Ultime notizie

18 Ottobre 2019

Hogan Lovells, 20 anni in Italia (video)

di G.I.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Con una presenza ormai quasi ventennale in Italia Hogan Lovells, la law firm inglese presente a Milano e Roma, punta sempre più su innovazione e tecnologia.

“Molti servizi dei nostri clienti hanno subito una spinta verso una modernizzazione e anche noi ci confrontiamo con la digitalizzazione che riteniamo essere un trend molto importante - spiega Luca Picone, country managing partner Hogan Lovells - Siamo davanti a una svolta epocale. Noi notiamo dei trend di mercato molto importanti, in particolar modo la globalizzazione. I nostri clienti sono cittadini del mondo, oggi persone e informazioni viaggiano liberamente ed è presente una lingua che viene utilizzata a livello mondiale, rendendo il globo molto piccolo e a portata di mano.

Come contraltare abbiamo la regolamentazione dei singoli Paesi, il fatto che il mondo sia a portata di mano risulta da una parte in una concorrenza tra i singoli paesi e dall’altra politiche di protezione, come dazi e sanzioni.

Il terzo elemento di questa evoluzione nel mondo degli affari è la digitalizzazione.

Noi come studio legale internazionale ci poniamo all’avanguardia in questi settori di frontiera e cerchiamo di affrontare la complessità del mercato analizzando nel dettaglio la regolamentazione dei singoli Paesi e cerchiamo di offrire a livello internazionale servizi legali di alto profilo di carattere nazionale”.

Digitalizzazione che presenta due tematiche diverse.

“Da una parte le nuove tecnologie stanno modificando il modo di fare attività di impresa - spiega Luca Picone - noi per seguire i nostri clienti ci siamo specializzati in tutela dati, criptovalute e tutto ciò che concerne la digitalizzazione per proteggere i nostri clienti.

Dall’altra parte noi stessi utilizziamo strumenti moderni per accelerare l’offerta in ambito legale, l’intelligenza artificiale oggi è realtà ed è uno strumento che non riteniamo sostituisca l’attività del consulente legale ma è in grado si supportarlo per renderlo più efficace e più veloce nel fornire i propri servizi al cliente.

Ad esempio abbiamo dei sistemi che ci permettono di leggere i documenti in modo intelligente i documenti  che risultano molti utili in attività di due diligence o per l’attività di esame dei documenti, attività strumentale al contenzioso.

Tutto ciò sta cambiando molto velocemente e noi siamo all’avanguardia come investimenti grazie proprio al fatto di essere uno studio internazionale, dato infatti che gli investimenti vengono fatti a livello globale noi come studio italiano beneficiamo degli investimenti di tutto lo studio, dando vita – conclude - a strumenti che ci permettono di essere più efficaci nei confronti dei nostri clienti”.

Un modello, questo di Hogan Lovells, che pare proprio funzionare. A parlare sono i numeri. Il 2018, per la law firm guidata in Italia da Luca Picone, si è chiuso con un fatturato di 34 milioni di euro, circa il 13% in più rispetto ai 30 milioni del 2017.


Questo articolo, con la videointervista, è presente su REview di questa settimana. Leggi gratuitamente il numero completo!

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi