Ultime notizie

10 Luglio 2015

Gran Bretagna studia burocrazia più snella per permessi di costruire

di C.P.

Condividi:
Facebook
Linkedin
Twitter
Whatsapp
16x9
Angle Left
Angle Right
ADV 970x90

Il Governo conservatore guidato da David Cameron ha presentato un piano per rendere più rapide le procedure per chi vuole costruire edilizia residenziale in Gran Bretagna.

Il pacchetto di misure - non il primo in materia di case - è stato illustrato dal ministro per le Attività produttive Sajid Javid e prevede, in particolare, di attribuire al Governo centrale la facoltà d'imporre il via libera a progetti edilizi presentati per terreni in disuso e persino di confiscare questi terreni, scavalcando di fatto le amministrazioni locali. Include poi percorsi privilegiati per la costruzione di grandi comprensori abitativi e un allentamento delle regole per l'ampliamento della aree fabbricabili su un mercato in pieno boom immobiliare, come quello di Londra.

Introduce, infine, un meccanismo automatico per l'autorizzazione a costruire in siti industriali abbandonati (immediata la reazione dei laburisti e dei verdi, tra le cui fila c'è già chi teme un rischio cementificazione.

Ma le critiche si concentrano soprattutto sulle confische, denunciate come una nazionalizzazione mascherata in danno delle comunità locali).

Osborne - scrive il Financial Times - punta a favorire "un boom" sul fronte della costruzione di edilizia ad uso abitativo: per dare un tetto a chi non ce l'ha, afferma, ma anche per alimentare ulteriormente il mercato immobiliare: pilastro in questi anni dell'economia britannica, specialmente a Londra.

Mira inoltre a frenare il potenziale contraccolpo negativo per il settore della riduzione di alcuni sgravi fiscali a famiglie e giovani decisa nell'ambito della manovra di bilancio (a base di meno tasse e meno welfare), presentata in Parlamento nei giorni scorsi. 

7x10

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi