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6 Febbraio 2015

Fanno effetto le misure taglia-bollette su Pmi e privati

di A.P.

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Un risparmio di quasi 2,7 miliardi di euro, diviso tra 1,7 miliardi a beneficio delle Piccole medie imprese e il resto a favore dei privati.

Questi i primi dati dal ministero dello Sviluppo economico che mostrano quanto incidono i tagli sugli oneri di sistema, che gravano sulla bolletta elettrica.

Le misure varate - comprese quelle con effetto una tantum e quelle contenute nel DL 91/2014 (Decreto Competitività) - equivalgono a un risparmio medio di 740 euro l'annua per le 845mila imprese in bassa tensione con potenza superiore a 16,5 kW e di circa 10.500 euro l'anno per le 100mila imprese in media tensione, non energivore.

Questi risparmi corrispondono a una riduzione media del 8,5% per le imprese in bassa tensione e del 10% per le imprese in media tensione.

La riduzione per le Pmi non energivore è ancora più significativa: su base annua si stima attorno all’8-10% (con grandi differenze però tra impresa e impresa).

Ulteriori riduzioni della spesa deriveranno, oltre che dal pacchetto a favore delle Pmi, da altre misure su componenti regolate della bolletta e da interventi pro-concorrenza sul mercato elettrico.

I consumatori beneficiano inoltre del calo dei prezzi dei combustibili impiegati per la produzione elettrica e di una riduzione del costo del dispacciamento.

L’Autorità per l’energia elettrica e il gas stima che i due fenomeni incideranno sulla spesa di una famiglia tipo (3 kW di potenza impegnata e consumi pari a 2700 kWh/anno) per circa il 3% nel primo trimestre.

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