Manca ormai meno di un giorno all’inaugurazione dell’Esposizione universale 2015 a Milano e la macchina organizzativa per gli eventi di apertura è più che attiva. Non soltanto il grande palco in piazza Duomo, che accoglierà stasera il concerto di Andrea Bocelli e di altri artisti di livello internazionale, che sarà trasmesso in tv e in streaming online, ma anche una mela gigante alta 8 metri e ricoperta da vera erba opera dell’artista Michelangelo Pistoletto che verrà esposta al pubblico in occasione dell’apertura ufficiale di Expo domenica alle ore 10.00.
Insomma nonostante le polemiche, i ritardi nella conclusione dei lavori e sugli extra-costi della maxi-opera pubblica, Expo 2015 sembra pronto a partire alla grande.
Ma quali saranno le opportunità che l’evento avrà per le strutture ricettive?
Ci si aspettava un contributo importante dal Registro digitale dell’offerta turistica, che avrebbe dovuto nascere dalla partnership tra Expo, Agenda digitale ed Enit (Ente nazionale per il turismo), nel quale gli operatori del settore ricettivo avrebbero avuto la possibilità di pubblicare la descrizione delle proprie offerte corredate dai siti web e i visitatori avrebbero potuto consultare tramite dispositivi mobile il catalogo virtuale – realizzato secondo standard internazionali – in vista dell’evento per scegliere l’offerta turistica più adatta alle loro esigenze.
Purtroppo di questo strumento non si hanno notizie da circa un anno e mezzo. Ma in soccorso dei turisti e degli operatori sono arrivati diversi studi e portali dedicati agli affitti brevi e alle possibilità per ristoratori e altri soggetti della filiera.
Per il primo maggio infatti saranno 6 milioni gli italiani, tra maggiorenni e minorenni, che effettueranno una vacanza: di questi 190mila visiteranno Expo durante i primi tre giorni di avvio dell’Esposizione universale.
Nei sei mesi dell’Expo, inoltre, saranno 9 milioni i connazionali che visiteranno l’Esposizione a Milano di cui 3,9 milioni effettueranno una visita in giornata mentre 2,6 milioni si fermeranno in città per uno o più giorni pernottando a Milano o in aree limitrofe. Di questi il 37% ha scelto una struttura alberghiera, il 28% andrà a casa di parenti o amici, il 15% in B&B, il 5% in una seconda casa e il restante 2,6% in residence. Infine sono 2,3 milioni gli italiani che pur avendo deciso di visitare Expo non hanno ancora stabilito se pernotteranno o meno a Milano.
A riportarlo è Federalberghi (Federazione delle associazioni italiane alberghi e turismo), secondo quanto emerso dall’indagine effettuata da Acs Marketing solutions.
“L’Expo può fornire una spinta importante per la ripartenza del settore e la prima risposta arriva da quanti visiteranno l’evento nei sei mesi della sua durata – ha commentato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi - , numeri che evidenziano l’importanza per l’Italia di eventi di questa portata”.
Per quanto riguarda il ponte del primo maggio inoltre il 93% degli italiani che farà vacanza resterà comunque in Italia scegliendo per il 43% località marine, per il 26% città d’arte, per il 16% località montane mentre il 4% andrà al lago e il 3% in luoghi termali e del benessere. In media il periodo di vacanza sarà di 2,6 giorni con una spesa media di 290 euro a persona, per un giro d’affari complessivo di 1,7 miliardi di euro.
Ha concluso Bocca: “Le previsioni turistiche per il ponte del primo maggio mostrano un segnale positivo, se inoltre si guardano i numeri di chi visiterà Expo per questo periodo è evidente che l’evento vuole essere oggetto esclusivo e approfondito di un viaggio a Milano e non tappa di un tour vacanziero in più luoghi. Ci si augura perciò che numeri così significativi diano al settore la scossa di cui ha bisogno e sollecitino il mondo delle Istituzioni a promuovere il settore turistico, riducendo la pressione fiscale sulle imprese e adottando misure a favore dell’occupazione”.
