Investimenti in software e sistemi di automazione dal lato interno, ma anche una differente modalità di comunicazione con la clientela e la scelta di titoli sui quali investire secondo modelli innovativi. La tecnologia sta rivoluzionando il settore della finanza, come racconta in questa intervista Stefano Reali, vice director-fund manager di Pharus Management SA.
La tecnologia sta cambiando il settore della finanza. Qual è il principale impatto?
“Va detto che la tecnologia sta rivoluzionando tutti i settori dell’economia. In ambito finanziario ci sono molte realtà attive nel fintech, a dimostrazione del potenziale inespresso. Ci sono numerose ricerche che prevedono un impatto devastante nel campo del risparmio gestito. Si va verso un utilizzo sempre più diffuso dei dati, la possibilità di analizzarli molto meglio di oggi e vi sono enormi passi in avanti nella relazione tra uomo e macchina. Per quel che riguarda il risparmio gestito, ci aspettiamo grandi novità non solo sul versante dell’industria, ma anche della comunicazione, il modo in cui le aziende dovranno approcciarsi alla clientela. La comunicazione dovrà essere istantanea e interattiva”.
La tecnologia può essere vista anche come opportunità di investimento. Quali sono gli ambiti più interessanti?
“Pensiamo solo a quanto la tecnologia pesi all’interno dell’indice di mercato statunitense. Siamo intorno al 25%. Questo testimonia da solo l’importanza del settore tecnologico nell’ambito degli investimenti. Si parla di FANG per identificare questo settore, a indicare i quattro colossi Facebook, Amazon, Netflix e Google (ora Alphabet)”.
Sappiamo che avete dei fondi sulle biotecnologie. Perché questa scelta?
“A inizio 2000 Steve Jobs affermò: ‘Penso che la più grande innovazione dei prossimi anni sarà l’intersezione tra biologia e tecnologia’. Siamo all’inizio di una nuova era. Parliamo di due mondi che presentano dinamiche simili, ad esempio con crescite di fatturato e utili a doppia cifra. Il tutto accompagnato dal fatto unico dell’innovazione. In ambito biotech si sta investendo su società che puntano più di qualsiasi altro settore al mondo in ricerca”.
Chiudiamo con due battute su di voi: quali sono i vostri numeri?
“Gestiamo 3 miliardi di asset tra Mendrisio e Lussemburgo. Puntiamo molto su fintech e tecnologie. Investiamo molto sui nuovi canali a partire dai social media”.
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