I proprietari immobiliari nella morsa della morosità. Confabitare condivide le preoccupazioni del SUNIA, non solo gli inquilini hanno difficoltà, ma anche i proprietari.
Senza un fondo sufficientemente finanziato e distribuito si rischiano migliaia di sfratti, che i proprietari vorrebbero evitare per due motivi, il primo è che molte volte fra inquilino e proprietario, ed è la maggior parte dei casi, si instaura un’amicizia tale per cui si è disposti a dilazionare i pagamenti, attendere mesi per valutare se la situazione di incolpevolezza si risolve; il secondo è economico, se non si incassa l’affitto l’immobile costa, IMU, IRPEF ecc… per cui ad un certo punto si deve ricorrere ad ulteriori costi dovuti alla giustizia italiana che non tutela sicuramente nessuno.
Chiediamo al MIT un incontro in tempi brevissimi, fra tutte le associazioni, perché il sistema casa è al collasso.
I nostri proprietari associati preferiscono lasciare sfitto l’immobile, gli inquilini non riescono a comprarsi la prima casa, le “case popolari” sono ormai in bancarotta.
I proprietari preferiscono guadagnare meno con gli affitti brevi (provvigioni ai portali, costi di chek-in e check-out e pulizie, imposte ) ma almeno la casa è sempre in proprietà, nessuno sfratto che dura anni, nessuna emotività per un’amicizia rovinata.
Basta lamentarsi, occorre un Tavolo di lavoro serio, una revisione dell’intero comparto casa che parte dalla legislazione e passa per la fiscalità. Questa è la richiesta di CONFABITARE.
