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2 Aprile 2015

Confabitare: bilancio sull'immobiliare dopo un anno di Renzi

di E.B.

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Dopo un anno abbondante di Governo targato Renzi, qual è la situazione del mercato immobiliare in Italia?

Un bilancio – da dove emergono più ombre che luci - prova a farlo Alberto Zanni (foto), presidente nazionale di Confabitare, a partire dalle tasse sulla casa.

Anzitutto il carico fiscale sui proprietari di immobili, anziché diminuire è passato dagli 11 miliardi di euro di tre anni fa ai 40 miliardi di euro nel 2015.

Per quanto riguarda invece la Local tax, che avrebbe dovuto inglobare le diverse tasse sugli immobili come Tasi, Tari e Imu e semplificare le procedure riducendo di conseguenza i costi, è stata rinviata al 2016.

Elemento che si aggiunge all’aggravarsi quasi ovunque delle aliquote delle tasse menzionate rispetto a quelle del 2014.

Non cambia quindi nulla dal punto di vista della prassi di governo: si tagliano i fondi ai Comuni, che di conseguenza si trovano costretti ad aumentare le imposte locali per sopperire alla mancanza di fondi e a farne le spese sono i cittadini, a partire dai proprietari di casa.

L’esempio più eclatante in questo senso riguarda le 5mila famiglie terremotate dell’Emilia, che dal mese di luglio 2015 ricominceranno a pagare Imu e Tasi – anche se al 50% – nonostante abbiano ancora abitazioni inagibili o in macerie.

E’ poi sufficiente guardare i dati sull’economia italiana o sul mercato immobiliare per capire che non ci sono segnali di ripresa così forti.

Le compravendite infatti sono ancora in ribasso, il prezzo delle case è crollato e il settore delle costruzioni è in gravi difficoltà nonostante i dati sul sentiment del comparto, soprattutto a causa della chiusura negli ultimi di molte piccole e medie imprese dovuta alla crisi economica.

A questo si aggiungono infine gli ultimi dati Istat sull’occupazione, che hanno segnalato per febbraio 2015 una disoccupazione in crescita del 12,7% con un picco del 42,6% per quella giovanile.

Una nota positiva potrebbe arrivare – confid Zanni - dall’operazione della Bce decisa da Mario Draghi, che con il QI quantitative easing potrebbe portare nelle casse statali fondi importanti per una ripresa reale dell’economia in diversi settori.

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