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19 Agosto 2019

Carige, dopo via libera Bce il 20/9 assemblea straordinaria

di G.I.

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Dopo il via libera della Bce, arrivato nella settimana di Ferragosto, la terna commissariale che sta lavorando da mesi alla messa in sicurezza di Carige si prepara a convocare l'assemblea dei soci, il cui via libera è necessario per portare a compimento il piano messo a punto nelle ultime settimane. La data decisa è quella del 20 settembre alle 10,30.

Gli attuali soci di Carige saranno in quell'occasione chiamati a esprimersi a favore di un aumento di capitale da 700 milioni a cui se ne accompagneranno altri 200 di bond subordinati, portando a un totale di 900 milioni la manovra di rafforzamento patrimoniale. Cruciale sarà il ruolo della famiglia Malacalza, che la scorsa estate si è rafforzata fino ad arrivare al 27,3% del capitale e che è stata anche determinante nel fallimento del lancio di un aumento di capitale lo scorso dicembre. E' stato proprio a seguito di questa circostanza che la Bce ha commissariato il cda dell'istituto, mettendo la gestione in mano agli ex presidente e ad, Pietro Modiano e Fabio Innocenzi, assieme a Raffaele Lener. 

L'aumento di capitale sarà coperto per una buona parte dal Fondo interbancario di tutela dei depositi: tramite lo Schema volontario convertirà un bond subordinato per 313 milioni, ne sottoscriverà altri 293 attraverso il braccio obbligatorio e garantirà anche l'inoptato degli 85 milioni riservati agli attuali soci, che andranno incontro a un'importante diluizione. Accanto al fondo interverrà Cassa Centrale Banca, che con 63 milioni si porterà vicina al 10% del gruppo e che nei prossimi due anni potrà poi acquisire, a sconto, le azioni in mano al Fitd.

Se dall'assemblea dei soci non dovesse arrivare una risposta positiva (è necessario che partecipi almeno il 20% del capitale e che dica sì il 66% dei presenti) si aprirebbero le porte per altri scenari. Nel piano messo a punto con la regia del Fitd è previsto un ruolo di primo piano anche per Sga, la controllata del ministero del Tesoro attiva nella gestione di crediti deteriorati, che dovrà ripulire il bilancio dell'istituto acquistando un portafoglio di Npl superiore a quanto deciso lo scorso febbraio. 

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