Ultime notizie
13 Maggio 2025
13 Maggio 2025
12 Maggio 2025
12 Maggio 2025
12 Maggio 2025
Un augurio speciale per il nuovo anno va a Oscar Giannino. Un giornalista economico tanto competente quanto irriverente che impone una riflessione in questi giorni di festa.
“Crediamo in noi stessi prima di credere alle panzane che ci arrivano dall’alto” è il suo augurio per il nuovo anno. Che significa verificare le informazioni che leggiamo, le analisi che ci vengono fornite. Giannino è davvero un rompiscatole per i potenti di turno. Destra, sinistra, sopra o sotto, non fa differenza. Perché sempre, ma proprio sempre, chi governa e amministra vende al meglio quello che ha, che fa o che dovrebbe fare. Io personalmente riascolto le puntate di Giannino su Radio 24 anche a distanza di mesi perché non si finisce mai di stupirsi. Pensate che la percentuale di pressione fiscale sia reale? Ascoltate le puntate della sua rubrica e rabbrividite capendo finalmente come vengono calcolate le aliquote diffuse dai media e quali sono quelle reali.
Questo solo per indicare come la realtà sia ben diversa dagli annunci.
È importante prendere posizione. O ci si piega cercando un padrone o si contribuisce a mostrare i fatti e a consentire a chi lavora seriamente di guadagnare spazio. Non ci sono alternative. Specie per il settore immobiliare. Chi opera in questo campo ha necessità di avere informazioni reali non proclami. Perché sui fatti può basare la propria attività, qualunque sia il suo ruolo. Questo settore non ha bisogno dei politici di turno e dei burocrati al seguito che annunciano tavoli di lavoro, dai tempi incerti e dai risultati sempre uguali: inesistenti. Lo abbiamo visto con Casa Italia, il progetto che doveva mettere in sicurezza il Paese dopo il terremoto. Dotazione di spiccioli che serviranno solo a qualche consulenza ma non cambieranno di una virgola la situazione italiana. E sono in molti a dirsi impegnati in questo progetto. Come sempre, una buona scusa per giustificare la propria esistenza.
Il governo non ha fatto nulla per l’immobiliare e non lo farà.
La messa in sicurezza delle scuole che Renzi aveva assicurato di realizzare, anche andando contro ai vincoli europei?
Ecco com’è andata a finire:
Le regole sono state scritte nel 1992. Ormai sono passati 25 anni. A maggio di quest’anno si era deciso di fare sul serio, anche perché il 60% delle scuole risultava non a norma. Ed è stato messo a punto un piano per «l’adeguamento alle norme di prevenzione e protezione dagli incendi» per tutti i 42 mila edifici scolastici italiani. Si doveva chiudere tutto entro il 26 novembre del 2016. Ma niente da fare, non ci siamo riusciti. La soluzione, se di soluzione si tratta, è arrivata con il decreto legge Milleproroghe, approvato ieri dal consiglio dei ministri con la formula del «salvo intese» e quindi ancora in fase di limatura prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Dice l’articolo 4: «Il termine di adeguamento alla normativa antincendio per gli edifici scolastici (...) per i quali (...) non si sia ancora provveduto è stabilito al 31 dicembre 2017».
Tutto rinviato di un anno, l’ennesimo.
Questa è la realtà.
Una realtà che non cambia col tempo, a causa proprio del timore di pestare i piedi a qualche potente, del tengo famiglia, del non si mai che possa essere utile.
Curzio Malaparte, lo scrittore che come voltagabbana ha fatto scuola, ammetteva candidamente: I vinti sono buoni e generosi. I vincitori cattivi ed egoisti. Preferisco i vinti: ma non potrei adattarmi alla condizione di vinto.
E restando all’immobiliare, Villa Malaparte a Capri, è stata realizzata nel 1936 grazie al suo amico Galeazzo Ciano.
Siamo ancora a questo punto. Peccato che non sia più stagione di favori. Non esistono potenti in grado di elargire regalie e favori. Almeno non per le persone comuni. Quindi meglio, almeno per la propria coscienza, non cercare la strada facile, illusione di un mondo che non esiste più. Massimo risultato col minimo sforzo è un concetto che sta rovinando il settore. Dovrebbe forse essere sostituito da un più pragmatico: Il giusto risultato col massimo sforzo, evitando i furbi. Perché altrimenti sono sempre gli stessi che tirano la carretta.
Chiacchiere?
In allegato un documento che un lettore ci ha inviato questa mattina, giusto per capire come sarà il 2017.
Il Comune di Milano invia una multa per il mancato pagamento della tassa sui rifiuti. E parliamo di un’azienda in vista nel settore. Peccato che il soggetto avesse già pagato regolarmente a suo tempo. Ha dovuto però attivare il personale interno per recuperare la pratica, inviare le ricevute, aprire il contenzioso col Comune. Leggete il documento allegato che, dopo mesi, chiude la vicenda. Non c’è una parola di scuse, il Comune ribadisce di aver operato correttamente e cita tutti i riferimenti normativi che mettono al sicuro l'ufficio che ha emesso la sanzione, illegittima.
Ma davvero possiamo accettare un sistema del genere?
L’unico che, a mia memoria, abbia presentato le dimissioni, è stato il compianto Claudio De Albertis dalla presidenza dell’Ance. Dimissioni poi rientrate, ma colpiva la motivazione. De Albertis ha detto chiaramente: “Così non si può andare avanti. Se devo solo occupare la poltrona, me ne vado”. Una grande persona, coerente nel lavoro e nella vita associativa alla sua morale.
Per questo ancora auguri a Oscar Giannino. Che il nuovo anno gli porti tanta fortuna e la possibilità di continuare a informare senza padroni.
Allegati:
È online il nuovo numero di REview. Questa settimana: MIND, Milano continua a correre (Video); LCA: Borsa di Vienna, str
Notizie Correlate
Red
F.B.
17 Novembre 2024
red
15 Novembre 2024
Red
15 Novembre 2024
RE/MAX
Maurizio Cannone
15 Novembre 2024
Red
Red
Red
15 Novembre 2024
Red